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martedì 2 febbraio 2010


COSTANZA D'ARLES

UNA REGINA SPREGIUDICATA


 

La storia di Costanza D'Arles sembra ,più che la biografia di una regina medioevale,una storia da tabloid scandalistico del secondo millennio.

Sia la personalità di Costanza,sia le sue vicende matrimoniali,sia i suoi intrighi per il potere ed il denaro sembrano appartenere più alla società permissiva post industriale che al severo e morigerato(così almeno nell'immaginario popolare)alto medioevo.

Costanza è invece a pieno titolo donna del suo tempo.

Nasce ad Arles nel 986 dal conte Guglielmo e dalla potente Adelaide D'Angiò.

Ragazza bellissima ,aveva preso sia i lineamenti fini che la flessuosità del corpo dal ramo D'Angiò,ma dalla famiglia materna aveva ereditato anche una licenziosità del comportamento ed una propensione spiccata alle avventure sessuali.

Ad appena 17 anni,nel 1003,diviene regina di Francia,sposando Roberto II il Pio,rimasto vedovo quello stesso anno.

Andando a valutare la vita di re Roberto è difficile spiegare quel soprannome indicante rettitudine e moralità cristiana.

Tutto si poteva dire di lui fuor che fosse Pio.

Roberto che all'epoca del matrimonio con Costanza aveva trentadue anni ,era alla terza unione:si era sposato la prima volta con Rosala d'Italia donna brutta ed insulsa ,ma assai allettante per l'enorme dote che portava.

Roberto,dopo essersi appropriato del patrimonio della povera Rosala ,la ripudiò senza il minimo scrupolo e la segregò in un convento.

Il re era innamorato della cugina Berta di Borgogna,donna affascinante e di facili costumi:nel 996,subito dopo il ripudio,la sposò con una imponente cerimonia.

Tanta ostentazione,ma soprattutto le pressioni degli indignati parenti di Rosala ,indussero papa Gregorio V a scomunicare i due e metterli al bando dalla chiesa di Roma.

La scomunica era un atto che ,a quei tempi,poteva far rischiare una corona:non c'era più dovere di fedeltà e di vassallaggio da parte dei feudatari e quindi non esisteva più il diritto all'obbedienza.

L'anno successivo ,il famigerato anno 1000 ,papa Silvestro II,aveva annullato il matrimonio per consanguineità,ritenendo valido quello con Rosala.

Roberto e Berta rimasero amanti e la bella cugina continuò anche a convivere per un periodo con il re,ma la morte della disgraziata Rosala,impose un nuovo matrimonio ,questa volta valido e benedetto dalla chiesa.

Fu quindi scelta la D'Arles che aveva tutte le caratteristiche per accedere al trono di Francia e,forse ,anche al cuore ed al letto del re.

Ma al di là del rango ,della bellezza e dell'indubbia intelligenza Costanza non fu una moglie ideale.

Probabilmente perché tutte e tre queste doti,rango,bellezza ed intelligenza,erano in eccesso,ed erano accompagnate da una personalità libera e poco attenta ai codici morali della corte francese.

Costanza non fu amata ,non solo da Roberto,ma neppure dalla corte e dal popolo francese.

Le veniva rimproverata la condotta troppo libera,l'esibizione sfacciata dei numerosi e giovani favoriti,persino l'abbigliamento tipico delle più aperte corti meridionali.

Ma non fu amata anche per il suo carattere intrigante ed a volte crudele.

Costanza fece accecare con ferri roventi il suo confessore in odor di eresia e fece assassinare suo cognato Ugo di Beauvais con l'aiuto di Folco Nerra II conte D'Angio.

Il cognato aveva avuto come colpa quella di cercare di convincere re Roberto a ripudiarla e liberare la corte dalla sua presenza.

Roberto in realtà la temeva ed era perfettamente consapevole della propria incapacità di controllarla.

Fece allora quello che ,in tutte le epoche,fanno i mariti delusi e un po' codardi:riallacciò i rapporti con Berta quasi a cercare nella ex moglie quella forza che non trovava in se stesso.

Nel 1010,con Berta,si recò anche a Roma da papa Sergio III per ottenere l'annullamento,ma il papa non pensava nemmeno lontanamente di inimicarsi i D'Angiò,il cui regno di Napoli confinava con il suo.

Costanza rimase regina di Francia e non si curò minimamente della ripresa della relazione con Berta.

Altre erano le sue mire e ,forse,dopo sette figli avuti gioco forza da Roberto,che lui si sollazzasse altrove poteva esserle utile.


 

Nel 1017 Roberto associò al trono il figlio primogenito Ugo,detto Ugo il Grande.

Costanza sobillò Ugo alla ribellione per destituire il padre dal trono,ma dopo un breve periodo di lotte intestine alla corte (1024-1025)Ugo il grande fu esiliato e morì di li a pochi mesi.

Da quel momento gli intrighi di Costanza si susseguono ad un ritmo veramente impressionante.

Ad uno ad uno incita i figli a rivoltarsi contro il padre nella speranza di poter gestire un potere sempre più forte attraverso i facilmente manipolabili figli.

Nel 1030 Roberto,il terzogenito ed il secondogenito Enrico capeggiano una rivolta contro re Roberto.

La rivolta termina con la concessione di vaste proprietà da parte del re ad i due figli e con la salita al trono di Enrico..

Ma Costanza non ha ancora raggiunto pace per le sua mire di potere:nel 1031 Costanza organizza una rivolta ,questa volta mette i figli l'uno contro l'altro:lei vuole sul trono il prediletto Roberto ed è decisa a destituire Enrico.

Enrico ottiene però la protezione del Duca di Normandia Roberto I il Magnifico e costrinse madre e fratello ad una resa.

Enrico rimase sul trono,ma cedette a Roberto la ricca Borgogna.

La Francia tutta è ormai stanca di Costanza e della sua ambizione,gli stessi figli,ormai pacificati nei loro rispettivi possedimenti vogliono prendere le distanze da quella madre che ha seminato solo odi e rancori.

E' Enrico che l'allontana da corte.

Costanza,umiliata dai suoi stessi figli,viene esiliata a Melun dove muore nel 1034.

Ha solo 48 anni ed ha vissuto più di una vita.

Anche la morte possiede una sua ironia:Costanza sarà seppellita nella basilica di Saint Denise,accanto al marito tanto vilipeso e combattuto Enrico II.

S.F.

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