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mercoledì 10 febbraio 2010



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: LA DISCUSSA BORLEY RECTORY

A Borley, villaggio della contea dell'Essex, 60 miglia a nord-est di Londra, esisteva un tempo quella che era definita la casa più infestata della Gran Bretagna, Borley Rectory, un edificio di trentacinque stanze costruito nel 1863 dal reverendo Henry Dawson Ellis Bull.
Il reverendo Henry Dawson Ellis Bull e i suoi discendenti vi abitano per sessantacinque anni, fino al 1927, poi lasciano la casa al nuovo parroco, il reverendo Guy Smith, che vi abiterà con la moglie per meno di un anno. In seguito alle voci di infestazioni spiritiche, Smith chiede aiuto al Daily Mirror, che manda da lui il noto studioso di parapsicologia Harry Price insieme con un giornalista.
Dal 1930 la casa viene abitata dall'anziano reverendo Lionel Foyster con la giovane moglie Marianne.
Foyster annota nel proprio diario una serie di strani fenomeni: pietre e libri che volano, campanelli che suonano da soli, oggetti che spariscono e altri che appaiono all'improvviso, colpi e getti d'acqua che disturbano il sonno dei residenti. Il pastore tenta un esorcismo che però non ha alcun effetto. Un giorno la moglie vede anche una grande forma scura, simile a un enorme pipistrello, impossibile da identificare.
Dopo qualche tempo, si cominciano a rinvenire anche misteriosi messaggi in cui si implora aiuto, scritte sui muri, richieste di preghiere e di messe. Nel 1935 i Foyster abbandonano la casa, e solo nel 1937 arriva un nuovo inquilino, lo stesso Harry Price che aveva già visitato la casa nel 1929 e che vi fa abitare, a rotazione, 48 investigatori assoldati tramite un annuncio su un giornale locale. Una leggenda popolare racconta che sul luogo dove il reverendo Bull ha eretto il rettorato sorgeva anticamente un monastero e le terre erano di proprietà dei Waldegrave, e lì una monaca venne murata viva.
Dagli abitanti della zona Harry Price viene a sapere che, nel corso dei decenni, molti testimoni avrebbero visto dopo il tramonto una monaca in abiti neri percorrere a testa china il viottolo che unisce il rettorato al limitare del bosco, tanto che quel viottolo è chiamato "sentiero della monaca".
Harry Price decide di ricorrere alle sedute medianiche, attraverso le quali verrebbe contattato lo spirito di una suora francese cattolica, Maria Lairre, vissuta nel XVII secolo. Pare che inoltre un'entità rivela che la canonica sarebbe stato distrutta da un incendio proprio in quell'anno. In realtà l'incendio scoppia nel 1939, radendo al suolo il rettorato. Si dice che durante l'incendio alcuni abitanti del posto abbiano visto delle strane ombre agitarsi e fuggire dalla canonica in fiamme. Un'inchiesta svelerà invece che l'incendio è il risultato di una tentata frode alla compagnia assicurativa da parte del nuovo proprietario, il capitano W. E. Gregson. Nel 1943 Harry e i suoi collaboratori decidono di avviare degli scavi, che portano alla luce un osso parietale e una mandibola con cinque denti ancora inseriti. All'esame necroscopico i resti risultano appartenere a un essere umano di sesso femminile e di età inferiore ai trent'anni, che rappresenterebbe la monaca della leggenda. I resti vengono sepolti cristianamente. Già dal 1938, tuttavia, si sapeva che la parrocchia non era stata costruita sopra un antico monastero, ma sopra il terreno nel quale erano state sepolte le vittime di un'epidemia di peste del XVII secolo, e che in passato erano stati trovati molti altri resti umani. Nel 1943 alcuni soldati polacchi decidono di dormire all'interno dei resti della canonica, salvo però essere disturbati da strane presenze.
Nel 1944 le rovine dell'edificio vengono distrutte. Nel 1951 la famosa associazione Society for Psychical Research (SPR) decise di aprire un'inchiesta sul caso di Borley, che durò cinque anni e portò risultati clamorosi: i tre ricercatori della SPR conclusero infatti che Price aveva compiuto frodi, falsificato le prove e alterato le testimonianze, e che nei presunti fenomeni accaduti non si riscontrava nulla di eccezionale.

Ad esempio:

Price raccontò che il reverendo Smith gli aveva chiesto di "disinfestare" la casa, mentre il vero obiettivo del pastore era ottenere una dichiarazione ufficiale che mettesse fine alle voci;

Il giornalista del Daily Mirror Charles Sutton, che aveva visitato la casa insieme con Price, riferì che dopo alcuni "fenomeni" rumorosi, afferrò Price e scoprì che aveva le tasche piene di pezzi di mattone e ciottoli;

Price raccontò nei suoi scritti dell'apparizione di un uomo senza testa, ma nelle testimonianze originali il reverendo Bull diceva soltanto di aver visto «le gambe di un uomo nascosto dagli alberi da frutta» e di aver pensato che fosse un bracconiere;

Nel 1958 la vedova del reverendo Foyster, Marianne, rintracciata dal ricercatore della SPR Trevor R. Hall, raccontò che il marito credeva veramente che la casa fosse investata ma che molti degli eventi riportati nel suo diario, come la «grande forma scura, simile a un pipistrello» erano inventati di sana pianta. Dichiarò inoltre che uno dei suoi amanti si divertiva a fare scherzi crudeli al vecchio parroco, spostando gli oggetti di nascosto o muovendosi misteriosamente nel giardino.

Queste spiegazioni sono state riportate anche dallo studioso e presidente del Cicap, Massimo Polidoro, in uno dei suoi libri. C'è ovviamente chi pensa che in realtà le storie delle infestazioni non fossero del tutto false e che Price avesse sì esagerato qualcosa, ma che in definitiva fosse in buona fede. Diversi anni dopo un famoso fotografo, Simon M., scattò delle foto nella zona dove c'era la canonica e, con sorpresa, notò che su una delle foto c'era un qualcosa di strano che fluttuava.

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