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domenica 14 febbraio 2010


MARGEY KEMPE

La mistica madre di quattordici figli.


 

La storia di Margey Kempe è legata con filo indissolubile da una parte alla sua indubbia intelligenza e capacità speculativa accompagnata da una sana propensione ai piaceri della carne,e ,dall'altra al tentativo costante del controllo del corpo e delle sue pulsioni.

Tutta la vita di questa donna è segnata dalla lotta feroce tra l'essere donna ,e donna nel medioevo,e l'essere insieme libera ed autodeterminata.

Per questo,per questo suo conflitto costante,fu una mistica.

E' attraverso il misticismo e lo spostamento delle pulsioni sull'astrazione speculativa che Margey riuscì ,almeno in parte,a ridefinire ,per sé ,un equilibrio.

Margey Brunham nacque in Inghilterra nel 1373 a King's Lyinn,nella contea di Norfolk.

Assunse il cognome di Kempe sposandosi a vent'anni con John Kempe.

Matrimonio senz'altro d'amore e ben riuscito,nonostante la vita a dir poco eccentrica che Margey condusse,tant'è che portò quel cognome fino alla morte e con quello firmò il suo libro ed voleva essere conosciuta.

E' da notare che ,per quanto riguarda l'istituzione matrimoniale ,esistevano profonde differenze tra il popolo, la classe media e la nobiltà.

Sia il popolo che la "middle class",a cui apparteneva Margey,solitamente facevano matrimoni d'amore ,con libero contratto civile e una sufficiente libertà di scelta anche da parte della donna.

Si nota dagli studi d'archivio che l'età degli sposi è quasi sempre superiore ai 18 anni e che essi sono coetanei e facenti parte lo stesso gruppo socile.

Ben altro si verificava nei matrimoni tra nobili o nell'alta aristocrazia dei regnanti ,dove spesso erano mandate in sposa bambine addirittura prepubere e sempre con motivazioni esclusivamente dinastiche.

Il matrimonio della classe media e delle classi inferiori somigliava molto come organizzazione di ruoli e come interazioni tra coniugi ai moderni matrimoni del secondo millennio.

Altra cosa era invece la sessualità e la fecondità della coppia.

In un epoca dove i contraccettivi erano di là da venire e le poche pratiche conosciute venivano ritenute facoltà solo delle prostitute ,una donna nel corso della sua vita fertile(dai 17 ai 40 anni circa)aveva solitamente dalle 10 alle 20 gravidanze.

Data l'altissima mortalità infantile numerose gravidanze garantivano comunque figli viventi ad una coppia;preoccupazione delle donne era infatti non come rimanere o non rimanere incinte,ma come garantire al neonato la sopravvivenza.

Ciò non significa che le numerose maternità non sfinissero le donne.

Margey ne fu un esempio concreto.

Rimase incinta del primo figlio subito dopo le nozze,il primo dei quattordici che ebbe da John.

La gravidanza e la successiva maternità trovarono Margey totalmente impreparata,sia dal punto di vista fisico ,che da quello psicologico.

Subito dopo il parto si ammalò e si temette per la sua stessa vita,malattia strana quella della giovane:nessun medicamento e nessun intruglio faceva effetto,ma non aveva né febbre né lamentava dolore,nessun segno fisico che guaritrici e dottori potessero affrontare.

Era una probabile e forte forma di depressione post partum,ma la sindrome non era certo nel novero dei disturbi dell'epoca.

Sembrò ad un certo punto ,letteralmente impazzire:passava ore intere a lancare accuse e violente invettive contro i famigliari e contro il marito ,uralava ininterrottamente ed alternava momenti di morbosità affettiva verso il bambino,a momenti nei quali non lo voleva nemmeno vedere.

La depressione post partum è oggi considerata un disturbo dell'affettività ,cioè una psicosi mono sintomatica,l'evoluzione è varia e spazia da una risoluzione totale della sintomatologia allo scivolamento nella condizione psicotica.

Non voglio dare giudizi di merito sull'evoluzione del disturbo di Margey,però la donna parve migliorare nettamente dopo che,come lei narrò,ebbe una visione.

Gesù Cristo le era apparso accanto al letto e le aveva chiesto:"Figlia parchè mi hai abbandonato ,quando io non l'ho mai fatto?"

L'interpretazione che Margey dette alle parole dell'apparizione rientrano nel quadro del suo disturbo:non doveva più avere rapporti sessuali(che le avrebbero evitato gravidanze)e doveva dedicarsi ad un lavoro.

Niente di spirituale ,però,in questo momento della sua vita:con la foga e la vivacità che la distinguevano,aprì ben due attività:una birreria ed un mulino per la macina del grano.

Occorre dire che il commercio ce lo aveva nel sangue:suo padre era un avviato commerciante ed era stato per ben cinque volte sindaco di King's Lynn,accumulando una buona fortuna economica.

Gli averi del buon uomo erano stati ,però,notevolmente compromessi dalla grande crisi economica del 1390,il crollo di Wall Street del medioevo inglese.

Le due attività andavano a gonfie vele,un po' meno bene andava la vita spirituale dell'imprenditrice:nonostante continuasse ad avere visioni che la incitavano sulla via della castità e della preghiera,Margey continuava ad avere frequentazioni costanti con il peccato della lussuria.

Costanti e proficui ,tant'è che con John misero in cantiere altri tredici marmocchi.

Ad ogni caduta della carne seguivano momenti di assoluto pentimento con visioni,voci,ritiri spirituali e mortificanti digiuni.

E' in questo periodo che la donna diventa probabilmente anoressica a compensare con il controllo sul cibo e sul peso del corpo ,la sua incapacità a controllare il sesso.

Tenta di coinvolgere tutta la famiglia nelle sue scelte alimentari

.E' particolarmente spaventata dal mangiare carne ,e nella lettera alla figlia scrive:"Poi,mia amata figlia,devi abbandonare ciò che più ti piace a questo mondo,cioè il mangiar carne.

Ed invece di quella carne(riferendosi alle parole di Gesù)tu mangerai la mia carne e berrai il mio sangue"..

Ma per lei è particolarmente difficile anche il controllo sul cibo,capisce che ,se vuole seguire le voci e le visioni,deve modificare radicalmente la propria vita .

Chiude le sue attività commerciali che ,nel suo pensiero,la inducono all'invidia e alla competizione,tormenta il marito fino a costringerlo ad un patto di assoluta castità:niente dovrà contaminare più la sua anima donata al Signore.

John,probabilmente sfinito da tante stranezze e anche ormai più vecchio,acconsente.

Poi parte,lascia la contea di Norfolk,lascia l'Inghilterra ed inizia un lungo pellegrinaggio attraverso l'Europa.

E' un viaggio iniziatico che la porta nei luoghi santi della cristianità:Roma,Gerusalemme,Santiago da Compostela.

Finalmente si sente libera dalla lotta con il corpo e il desiderio,osserva,analizza,pensa,prega;le sue visioni sono ora costanti compagne nel peregrinare.

Dal 1413 al 1420 Margey è nuovamente in Inghilterra dove stringe rapporti di amicizia intellettuale con il Vescovo di Lincon ,Philip Repyngdon e con l'Arcivescovo di Canterbury Chichele,le due massime autorità spirituali del regno.

Si reca in Norvegia a conoscere e ad assistere nella malattia un'altra grande mistica del tempo Jiulian di Norwich.

Tutte queste esperienze le raccoglie nella prima biografia al femminile della storia:"The book of Margey Kempe".

Un libro molto bello in cui si parla delle sue esperienze mistiche,ma anche dei suoi viaggi e delle riflessioni su i diversi tipi di società che aveva conosciuto.

Margey non scrisse probabilmente di sua mano il testo,

questo fu redatto, da forse due diversi scriptor, sotto la sua costante supervisione.

Margey muore dopo il 1438,la data esatta della sua morte non si conosce.

Cosa assolutamente straordinaria nella storia della letteratura,il suo libro "The book of Margey Kempe"è ancora edito normalmente da diverse case e viene venduto in buon numero di copie attraverso i consueti canali,compreso internet,come un best seller di recente pubblicazione.

S.F

1 commento:

  1. questo articolo mi è piaciuto davvero molto,mi spieghi la scelta di riproporre shakespeare?ciao mo chara...

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