DORA:un caso di Freud
Freud con quest'analisi vuole corroborare le affermazioni da lui formulate sulla patogenesi dei sintomi isterici e i processi psichici nell'isteria. La causa delle malattie isteriche va trovata nell'intimità della vita psicosessuale del malato,e i sintomi isterici sono l'espressione dei suoi più segreti desideri rimossi. Freud pubblica il caso di Dora perchè ritiene che rendere pubblico ciò che si crede di sapere sulle cause e sulla struttura dell'isteria diviene un dovere e vergognosa viltà il non farlo,se solo si può evitare un danno diretto e personale al singolo malato.
Come ha superato Freud le difficoltà tecniche connesse alla relazione di questo caso clinico? Tali difficoltà sono molte per il medico. Freud nel caso in questione ha trovato aiuto in 2 circostanze: la breve durata del trattamento,non più di 3 mesi, e il fatto che gli elementi atti a chiarire il caso si raggrupparono intorno a 2 sogni,di cui F. prese nota letteralmente immediatamente dopo le sedute e che fornirono un sostegno sicuro alla trama delle interpretazioni e dei ricordi che si accompagna a essi. L'approfondimento dei problemi del sogno è per F. una condizione indispensabile per intendere i processi psichici nell'isteria e nelle altre psiconevosi.
I risultati del trattamento di dora sono cmq rimasti incompleti sotto più aspetti. Questo perchè il tratt non viene condotto fino alla meta prefissa,ma interrotto per volontà della paziente quando si giunse a un particolare momento. In questa fase certi problemi del caso non erano stati neppure sfiorati,altri risolti solo parzialmente.
Freud spiega che la sua tecnica psicanalitica,dalla data della pubblicazione degli studi in poi,ha subito notevoli cambiamenti. Prima si partiva dai sintomi e l'obiettivo era risolverli uno dopo l'altro. Poi F ha abbandonato questa tecnica,inadeguata alla struttura complessa della nevrosi,e ora lascia decidere al paziente il tema del lavoro quotidiano e parte cosi da quell'elemento superficiale che l'inconscio in lui presenta alla sua attenzione. In tal modo però ciò che si riferisce alla soluzione di un sintomo viene raccolto in frammenti,inseriti in diversi contesti e distribuiti in epoche assai distanziate. Cmq per F la nuova tecnica è assai superiore alla vecchia.
LO STATO CLINICO.
I sogni sono generalmente interpretabili,ed è possibile sostituirli con pensieri correttamente congegnati e tali da poter essere inseriti in un dato punto del contesto psichico. Freud apprese come si dovesse tradurre il linguaggio del sogno nel modo d'espressione immediatamente intellegibile del linguaggio del nostro pensiero. Questa conoscenza,secondo F,è indispensabile agli psicanalisti,poichè il sogno costituisce una delle vie per cui può giungere alla coscienza quel materiale psichico che è stato isolato dalla coscienza,rimosso,ed è quindi diventato patogeno.
Freud comincia il trattamento invitando la paziente a narrargli tutta la storia della sua vita e della malattia,ma ciò che viene a sapere non è ancora sufficiente per orientarlo. I malati sono infatti incapaci di fornire resoconti precisi di sé stessi. Essi possono dare al medico informazioni sufficienti su qualche epoca della loro vita,ma seguono periodi in cui la loro relazione si fa superficiale,lascia lacune ed enigmi,e poi ancora periodi completamente oscuri sui quali il malato non fornisce alcuna info che permetta di illuminarli. Le interconnessioni sono quasi sempre spezzate,la successione dei diversi avvenimenti è incerta,durante la narrazione l'ammalata corregge ripetutamente un affermazione,una data,per poi forse ritornare alla prima dichiarazione. L'incapacità della malata di riferire ordinatamente la storia della sua vita non è soltanto una caratteristica della nevrosi,ma ha anche una grande importanza teorica. Le cause sono:
- l'ammalata nasconde coscientemente e di proposito una parte di quello che gli è perfettamente noto per motivi non ancora superati di timidezza: insincerità cosciente.
- Una parte del suo sapere anamnestico,di cui la malata abitualmente dispone,rimane esclusa dalla narrazione senza che ella si prefigga intenzionalmente di sottrarla: insincerità inconscia.
- Non mancano mai le vere amnesie,le lacune della memoria,cui sono soggetti non solo i ricordi antichi,ma anche recentissimi.
Molti ricordi si incontrano in un primo stadio di rimozione e si mostrano in preda al dubbio;qualche tempo dopo a questo dubbio si sostituiranno dimenticanza o falsificazione della memoria. Questa particolare maniera di porsi dei ricordi riferentisi alla storia della malattia si trova in necessaria e teoricamente richiesta correlazione coi sintomi morbosi. Nel corso del trattamento il malato aggiunge alla narrazione ciò che aveva nascosto,le lacune della memoria si colmano. Verso la fine del trattamento è possibile avere la visione completa di una storia clinica conseguente e nn lacunosa. Scopo pratico del trattamento è eliminare tutti i possibili sintomi sostituendoli con pensieri coscienti. Fine teorico: correggere tutte le deficienze mnemoniche del malato. I 2 fini coincidono.
Famiglia di Dora (18 anni): genitori e fratello (19 anni e mezzo). Personalità dominante il padre,45 anni,attività e capacità poco comuni,grande industriale. Figlia molto affezionata. La tenerezza di lei si era accresciuta per le molte e gravi malattie a cui il padre era andato soggetto sin da quando ella ebbe compiuto 6 anni (tubercolosi,distacco della retina,confusione mentale accompagnata da paralisi e leggeri disturbi psichici). Le simpatie di Dora si erano sempre rivolte al lato paterno della famiglia,la giovane apparteneva al ceppo materno,sia per le sue doti e la precocità intellettuale che per la sua predisposizione patologica. Freud non ha mai conosciuto la madre:donna di poca cultura che concentrava tutti i suoi interessi nella vita domenstica,nel far pulizie e tenere in ordine l'appartamento. I rapporti tra madre e figlia erano da anni poco amichevoli,Dora nn teneva in alcun conto la madre,la criticava e si era sottratta alla sua influenza. Negli ultimi anni anche le relazioni col fratello si erano assottigliate:egli pur volendo fuggire dai contrasti familiari,spesso difendeva la madre. La consueta attrazione sessuale aveva cosi avvicinato padre e figlia e madre e figlio. Dora presentava sintomi di nevrosi già all'età di 8 anni.
( difficoltà di respiro ). Verso i 12 anni la paziente cominciò a soffrire di cefalgie di tipo emicranico e eccessi di tosse nervosa che dapprima si manifestavano simultaneamente,poi i 2 sintomi si separarono seguendo un'evoluzione diversa. L'emicrania si fece più rara e scomparve all'età di 16 anni. Gli eccessi di tosse nervosa rimasero. Quando dora a 18 andò da F. tossiva nuovamente in modo caratteristico. Nella prima metà di un attacco di questo tipo il sintomo più molesto era una perdita totale della voce. Dora era sempre stata restia a consultare un medico:ella andò da Freud solo per ordine del padre. La prima volta che la vide era estate,soffriva di tosse e di raucedine,ma la cura psichica che Freud propose non venne intrapresa in quanto anche questa crisi cessa spontaneamente.
Dora pian piano preoccupa i genitori: i sintomi erano ora la depressione ora un'alterazione del carattere. Era scontenta di sé e dei suoi,trattava anche il padre sgarbatamente,cercava di evitare le relazioni sociali,occupava il proprio tempo dedicandosi agli studi. Un giorno scrisse un biglietto in cui diceva di non poter più sopportare la vita. Petite Hysterie
con tutti i sintomi più comuni:dispnea,tosse nervosa,afonia,depressione insociabilità isterica e tedium vitae forse nn del tutto sincero. Condizioni psichiche:trauma psichico,conflitto di affetti e l'implicazione della sfera sessuale,come in quasi tutti i casi da F analizzati. Nel caso di Dora Freud non ebbe bisogno di cercare l'aggancio fra le circostanze della sua vita e l'insorgere della malattia. Il padre gli riferi che sia lui che la sua famiglia avevano stretto un'amicizia particolare con una coppia residente vicino a loro da parecchi anni. La signora k lo aveva curato durante la sua grave malattia,il signor k si era mostrato sempre amabile con dora:faceva passeggiate con lei,le faceva dei regali,e dora si era molto occupata dei due bambini dei k. Dora un giorno racconta alla madre che durante una passeggiata k si era premesso di farle delle proposte amorose,ma k alla richiesta di spiegazioni negò,dicendo che dora si era immaginata tutto ciò in quanto si interessava solo di cose sessuali(questo lo diceva la signora k). Il padre disse che Dora pretendeva che egli sospendesse la relazione con i K,soprattutto con la signora,che ella prima venerava.
Nell'esperienza con il sig k consisterebbe dunque per Dora il trauma psichico che F e Breuer hanno indicato quale precondizione indispensabile per la formazione dello stato patologico isterico. In realtà questo caso presenta delle difficoltà che fanno abbandonare quest'idea. Parte di questi sintomi,la tosse e la perdita della voce,erano stati prodotti dalla malata già alcuni anni prima del trauma. Pertanto se nn si vuole abbandonare la teoria traumatica bisogna retrocedere fino all'infanzia,per cercarvi influenze o impressioni che abbiano potuto agire in modo analogo a un trauma.
Superate le prime difficoltà della cura Dora riferì a freud una precoce esperienza con il k idonea ad agire come trauma sessuale. Ella aveva allora 14 anni;il signor k un pomeriggio strinse improvvisamente a sé dora e la baciò sulle labbra. La situazione era certamente atta a suscitare una sensazione netta di eccitazione sessuale in una ragazza di 14 anni che nn aveva mai avuto esperienze del genere. Tuttavia dora provò una nausea violenta e si svincolò dall'uomo. In questa scena il comportamento di dora è già nettamente isterico. Gli isterici provano infatti sensazioni spiacevoli in occasione di eccitamento sessuale.
Chiarire il meccanismo di questo capovolgimento degli affetti
rimane uno dei compiti più importanti e al tempo stesso più difficili della psicologia delle novrosi.
Si era quindi prodotto uno spostamento della sensazione: invece della sensazione genitale che non sarebbe mancata in una ragazza sana, abbiamo qui quella sensazione spiacevole relativa al tratto di mucosa con cui si inizia il canale digerente:la nausea. La nausea provata allora non divenne in Dora un sintomo permenente. La paziente cmq mangiava con difficoltà e provava una leggera avversione per i cibi. Per contro quella scena aveva lasciato un'altra conseguenza,un'allucinazione sensitiva, ella affermava di provare ancora sulla parte superiore del corpo la pressione di quell'abbraccio. F ritiene che la ragazza abbia avvertito durante il focoso abbraccio non soltanto il bacio sullelabbra,ma anche la pressione del membro eretto contro il suo corpo. Questa percezione che l'aveva sconvolta era stata rimossa e sostituita con l'innocua sensazione di pressione al torace,che traeva dalla sua fonte rimossa la sua esagerata intensità. Un nuovo spostamento dunque,dalla parte inferiore a quella superiore del corpo.
3 sintomi sono importanti: la nausea,il senso d'oppressione e l'orrore per uomini impegnati in teneri colloqui derivano da un'unica esperienza. La nausea corrisponde al sintomo di rimozione relativo alla zona erogena delle labbra. La pressione del membro eretto ha avuto per effetto un analoga modificazione del corrispondente organo femminile,la clitoride,e l'eccitamento di questa 2 zona erogena è venuto a fissarsi mediante spostamento sulla contemporanea sensazione di pressione al torace. L'orrore per gli uomini in stato di eccitamento sessuale segue il meccanismo di una fobia,ed ha lo scopo di mettere al sicuro il sogg da una ripetizione della percezione rimossa.
Per freud non era facile dirigere l'attenzione della sua paziente sui suoi rapporti con il k. Ella dichiarava di non aver più nulla a che fare con quella persona. Lo strato superiore di tutte le sue associazioni durante le sedute si rifaceva sempre al padre. Ella non poteva perdonare che il padre continuasse i rapporti con il k e la k. Dora sapeva che il padre aveva una relazione amorosa con la k. Il padre aveva dato numerosi indizi di ciò. Che il papà nn fosse sincero,che pensasse solo a se stesso,erano critiche che si facevano particolarmente insistenti nelle sedute.
Secondo F le accuse mosse da dora al padre erano accompagnate nel sottofondo da autoaccuse
dello stesso contenuto. Essa aveva ragione di ritenere che il padre non volesse spiegarsi meglio la condotta di k verso sua figlia ( il nn riconoscere che k corteggiasse sua figlia) per nn essere disturbato nella sua relazione con la k. Ma Dora aveva fatto esattamente la stessa cosa. Si era fatta complice della relazione tra la k e il padre e aveva respinto tutti gli indizi che ne indicavano la vera natura. In tutti gli anni precedenti aveva favorito in molti modi la relazione del padre con la k. Perchè? Perchè in tutti quegli anni lei era stata innamorata di k. Quando F disse ciò a Dora ella nn si mostrò d'accordo ,più tardi però ammise che forse aveva amato k ma che tutto era finito dopo la scena del lago.
Dora aveva inoltre imparato osservando la k come ci si possa servire utilmente delle malattie. Ogni volta che il signor k rientrava da uno dei suoi viaggi trovava sofferente la moglie,che era in ottima salute fino al giorno prima. Dora capi che la presenza del marito aveva un azione maligna sulla moglie,e che per lei la malattia era benvenuta in quanto le permetteva di sottrarsi agli odiati doveri coniugali. Un'osservazione fatta a questo punto permise a Freud di supporre che gli stati di malattia di Dora fossero anch'essi da considerare in dipendenza da qualche cosa,come per la k. È infatti regola della tecnica psicanalitica che attraverso la contiguità,la vicinanza temporale delle associazioni,si manifesti una connessione interiore. Dora aveva avuto innumerevoli eccessi di tosse con perdita della voce;che la presenza e l'assenza del malato avessero influito sull'apparire e scomparire di questi fenomeni morbosi? La durata media delle crisi era dalle 3 a 6 settimane circa,cosi come i viaggi del signor k. Con la sua malattia dunque Dora dimostrava il suo amore per k,cosi come la moglie di questi la sua avversione. Solo al contrario:Dora si ammalava quando k non c'era e guariva al suo ritorno. Quando era lontano l'amato ella rinunciava alla parola ( tosse e scomparsa voce),che nn aveva più valore giacchè nn poteva perlare con lui. La scrittura acquistava invece importanza come l'unico mezzo di porsi in rapporto con l'assente.
Che valore ha allora la spiegazione dell'afonia nel caso?
Ci si deve ricordare la questione se l'origine dei sintomi dell'isteria sia psichica o somatica e se,ammessa l'origine psichica,questa valga necessariamente per tutti i casi. Per Freud ogni sintomo isterico necessita l'apporto di ambedue le parti,psichica e somatica. Esso nn può insorgere senza una certa compiacenza
somatica,offerta da un processo normale o patologico in un organo o su un organo del corpo. Tale processo non si presenta più di una volta se esso non ha un significato patologico,un senso. Questo senso il sintomo isterico non lo reca con sé,esso gli viene conferito,viene a saldarsi con esso. Esiste tuttavia una serie di fattori agenti in modo da far si che le relazioni tra pensieri inconsci e i processi somatici di cui essi dispongono per esprimersi siano meno arbitrari e si avvicinino ad alcuni combinazioni tipiche. Per la terapia le determinazioni rilevabili nel materiale psichico accidentale sono le più importanti; i sintomi vengono risolti ricercandone il significato psichico. Per un buon tratto i processi psichici sono gli stessi in tutte le psiconevrosi,finchè ad un tratto entra in campo la compiazenza somatica,che procura uno sfogo organico ai processi psichici inconsci. Quando questo fattore nn interviene dallo stato generale emerge qualcosa di diverso da u n sintomo isterico e tuttavia affine ad esso: una fobia o un ossessione.
Freud passa ora all'accusa di "simulazione" della malattia mossa da Dora a suo padre. F si rese conto ben presto che a quest'accusa corrispondevano autoaccuse relative nn soltanto a stati morbosi passati,ma anche a malattie presenti. F fece osservare alla sua paziente che la sua malattia attuale era motivata e tendenziosa proprio come quella della k di cui ella aveva capito il senso. Non v'era dubbio che ella mirava a uno scopo che sperava di raggiungere mediante la malattia:allontanare il padre dalla k.
Osservazioni generali su come operano i motivi della malattia nell'isteria:
il sintomo è in un primo tempo un ospite sgradito della vita psichica. Non trova in principio alcun impiego utile nell'economia domestica della psiche,ma assai sovente finisce col trovarlo in un 2 tempo: qualche corrente psichica puà trovare comodo servirsi di un sintomo,e in questo modo acquista una funzione secondaria,rimanendo come ancorato alla vita psichica. Chi vuole allora guarire il malato si scontra con una forte resistenza,la quale dimostra come l'intenzione del malato di rinunciare alla sua sofferenza non è poi cosi assoluta. I motivi per essere ammalati operano spesso già nell'infanzia. La bimba avida d'amore,che malvolentieri spartisce le tenerezze dei genitori con fratelli e sorelle,si accorge che queste rifluiscono interamente su di lei quando i genitori sono preoccupati per una sua malattia. Essa conosce ora un mezzo per attirare l'attenzione dei genitori. Quando la bambina è diventata donna usa lo stesso mezzo. Eppure questa malattia è intenzionamente prodotta. Cmq,non serve a nulla assicurare il malato che tutto dipende dalla sua volontà,per il fatto della distinzione psicologica tra conscio e inconscio. È attraverso le vie dell'analisi che bisogna prima cercare di convincere il paziente dell'esistenza in lui dell'intenzione di essere ammalato. In generale è nella lotta contro i motivi della malattia che risiede la debolezza di ogni terapia dell'isteria,ivi compresa quella psicoanalitica.
In tutti i casi pienamente sviluppati si riscontreranno probabilmente motivi che sostengono la malattia. Ma vi sono casi in cui si tratta di motivi puramente interiori,come ad es l'autopunizione,cioè il pentimento e la penitenza. Allora il problema terapeutico sarà risolto con maggior facilità che nn nei casi in cui la malattia è in relazione al conseguimento di uno scopo esterno.
Per dora questo scopo era evidentemente quello di intenerire il padre e allontanarlo dalla k.
Poiché le lamentele contro il padre continuavano a ripetersi e poiché la tosse persisteva F fu indotto a pensare che il sintomo potesse avere un significato anche in rapporto col padre. Il sintomo è il raffiguramento,la realizzazione,di una fantasia a contenuto sessuale,significa cioè una situazione sessuale,o almeno uno dei significati del sintomo corrisponde al raffiguramento di una fantasia sessuale.
Un sintomo ha più di un significato. Un singolo processo ideativo inconscio,una sola fantasia,non è quasi mai sufficiente a produrre un sintomo. L'occasione di interpretare la tosse nervosa mediante una situazione fantasticasa si presentò presto a Freud. Quando dora sottolineò che il padre era un potente industriale,e che la k lo amava per questo,F si accorse di una particolarità del modo di eprimersi:dietro quella proposizione si celava il contrario:che il padre era impotente. Ciò poteva avere solo un significato sessuale:il padre era impotente come uomo. Dora confermò quest'interpretazione da parte della sua conoscenza consapevole,e F allora le fece notare che alla si contraddiceva,perchè da un lato sosteneva che la relazione con la k era una comune relazione amorosa,dall'altro che il padre era impotente. Ella però dalla sua risposta spiegò che nn era necessario ammettere la cotraddizione. Sapeva bene infatti che c'era più di un modo di soddisfacimento sessuale,organi diversi dai genitali per il rapporto sessuale,e F aggiunse allora ch'ella pensava dunque proprio a quelle parti del corpo che in lei si trovavano in uno stato di irritazione: gola e cavità orale. Era inevitabile concludere che con la sua tosse per eccessi riferita a un senso di prurito alla gola la paziente si rappresentava una situazione di appagamento sessuale per bocca tra 2 persone i cui rapporti amorosi la preoccupavano costantemente. Pochissimo dopo questa spiegazione tacitamente accettata la tosse scomparve.
F spiega che prima di intraprendere un trattamento d'isteria è necessario convincersi che è inevitabile abbordare argomenti sessuali. Non bisogna farsi scrupolo a trattare con essi fatti della vita sessuale normale o anormale. Il rischio di corrompere giovinette inesperte è inesistente,giacchè i sintomi dell'isteria non si manifestano quando il soggetto non ha alcuna nozione,neppure nell'inconscio,di processi sessuali. Di ciò che chiamiamo perversioni sessuali dobbiamo parlare senza indignazioni. Ciascuno di noi oltrepassa di un breve tratto nella sua vita sessuale,in una direzione o in un altra,i ristretti confini normali. Le perversioni nn sono né bestialità né degenerazioni. Esse costituiscono lo sviluppo dei germi,tutti contenuti nella disposizione sessuale indifferenziata del bambino. Quando dunque un soggetto sembra divenuto manifestamente perverso,è più giusto dire che esso è rimasto tale,che esso rappresenta uno stadio di inibizione evolutiva.
La costituzione sessuale,in cui sono incorporati i fattori ereditari,agisce nel nevrotico insieme alle influenze accidentali della vita che turbano lo svolgimento della sessualità normale. Non vi è dunque da meravigliarsi se Dora quasi 19enne,che aveva parlato di un rapposto sessuale orale,avesse sviluppato una simile fantasia inconscia e l'esprimesse attraverso il senso di irritazione alla gola e la tosse. E non sarebbe neppure strano se Dora fosse giunta a questa fantasia senza chiarimenti dall'esterno. Ella ricordava assai bene che da bimba era stata una "ciucciatrice",fino ai 4,5 anni. Dunque questa fantasia ripugnante e perversa di succhiare il pene ha l'origine più innocente;essa è la riproduzione variata di un'impressione che può dirsi preistorica,quella di succhiare il seno materno o della nutrice.
Ma come questa situazione fantasticata concorda con l'altra spiegazione della tosse,cioè l'assenza e la presenza dell'uomo amato,il signor k?
Non è necessario che i diversi significati di un sintomao siano tra loro conciliabili,
si integrino cosi da formare un contesto coerente;è sufficiente che questo contesto sia fornito dal tema che ha dato origine a diverse fantasie. Abbiamo già visto che un sintomo corrisponde a più significati contemporaneamente;aggiungiamo
ora che esso può esprimere anche più significati successivamente. Col passare degli anni il sintomo può modificare uno dei suoi significati o il suo significato significato principale,oppure il ruolo principale puà passare da un significato all'altro. La costituzione di rapporti associativi tra un nuovo pensiero,che ha bisogno di scaricarsi,e il vecchio,che ha perso tale bisogno,sembra assai più facile della creazione di una nuova conversione.
L'incessante ripetizione degli stessi pensieri circa i rapporti tra il padre e la k offri all'analisi,nel caso Dora,l'occasione di ottenere altri materiali importanti. Dora non poteva pensare al altro. Che fare di fronte a un simile pensiero sovravalente? Un tale giro di pensieri sovrainteso deve il suo rafforzamento all'inconscio. Esso non può essere risolto dall'attività mentale,o perchè si spinge con le sue radici fino al materiale inconscio rimosso o perchè dietro ad esso si nasconde un altro pensiero inconscio. Quest'ultimo è per lo più il suo opposto diretto. I pensieri opposti sono sempre strettamente legati gli uni agli altri e spesso appaiati in modo che mentre uno è conscio in modo sovrainteso la sua controparte è rimossa e inconscia. Questo rapporto è un prodotto del processo di rimozione. La rimozione infatti viene spesso effettuata in modo che il pensiero opposto a quello da rimuovere venga rafforzato all'eccesso. F denomina questo fenomeno rafforzamento reattivo,e pensiero reattivo quello che si afferma con eccessiva intensità nella coscienza e che si mostra inelinabile. In virtù di un certo eccesso di intensità,il pensiero reattivo trattiene nella rimozione il materiale respinto. La via per togliere al pensiero sovrainteso il suo rafforzamento è dunque quella di rendere cosciente il pensiero opposto rimosso.
La radice della preoccupazione di tipo ossessivo per i rapporti tra il padre e la k rimane a Dora ignota perchè la radice risiede nel suo inconscio? Con la sua condotta Dora non agiva come una figlia,ma più come una moglie gelosa: ella si metteva al posto della madre. E si immaginava anche al posto della signora k per quanto riguarda la fantasia sessuale del rapporto orale. Dora di identificava quindi con le 2 donne amate dal padre. Essa era dunque affezionata al padre molto più di quanto sapesse. Il padre durante la vita,aveva fatto di Dora la sua confidente;non era quindi la madre,ma lei ad essere stata cacciata da più di una sua posizione dalla comparsa della k. Per anni questo amore per il padre nn si era manifestato; anzi dora era stata per molto tempo in rapporti cordialissimi con la k e aveva pure favorito la sua relazione con il padre,come sappiamo dalle autoaccuse. Questo amore si era dunque ravvivato di recente. A quale scopo? Forse come sintomo reattivo,con lo scopo di reprimere qualcos'altro,qualcosa di ancora potente nell'inconscio. Questa cosa repressa era forse l'amore per il signor k. F suppose che questo amore durasse ancora ma che dopo la scena del parco incontrasse una violenta opposizione interiore,e che la giovane avesse rafforzato la sua antica inclinazione per il padre per nn dovrer riscontrare nella sua coscienza più nulla del suo amore di adolescente,divenutole penoso. Ella era da un lato piena di rimpianto per aver respinto le avances di k,piena di nostalgia di lui e delle sue piccole manifestazioni di tenerezza;dall'altro a questi sentimenti teneri si opponevano potenti motivi,tra cui il suo orgoglio. Ella era cosi giunta a convincersi di averla finita con k.
Ecco comparire però un'altra complicazione. Sotto i pensieri sovravalenti che s'aggiravano intorno alla relazione tra il padre e la k si celava anche un moto di gelosia il cui oggetto era proprio la k,un moto che si basava quindi sopra un inclinazione verso lo stesso sesso di Dora. È noto da tempo che nella pubertà ragazzi e ragazze mostrano chiari indizi di inclinazione verso il proprio sesso. In circostanze favorevoli la corrente omossessuale si esaurisce poi completamente,ma se il successivo amore per l'uomo nn costituisce un esperienza felice,spesso questa corrente viene risvegliata dalla libido negli anni seguenti ed elevata a un grado più o meno alto di intensità. Nelle adolescenti o donne isteriche la cui libido sessuale diretta verso l'uomo ha subito una enerica repressione,si riscontra regolarmente la libido diretta verso la donna,rafforzata e a volte persino parzialmente conscia. La giovane sig k e Dora,appena adolescente,avevano vissuto anni nella maggiore intimità. Quando dora parlava della k ne decantava il candore affascinante del corpo in un tono da innamorata piuttosto che da rivale sconfitta. F nn udi mai una parola dura o irosa di dora nei confronti della k. La era stata la k a tradirla e denigrarla quando aveva affermato che le avances di k nn erano state che un invenzione di Dora che si interessava solo di cose sessuali. La sig k nn l'aveva amata per lei stessa quindi,ma per suo padre,e l'aveva sacrificata senza esitazione per nn essere disturbata nella sua relazione cn lui. I pensieri sovravalenti di dora riguardanti la relazione tra la k e suo padre,servivano dunque a mascherare il suo amore per il k ma anche per la k,inconscio. Il moto di gelosia della dora donna si affiancavano nell'inconscio a una gelosia che avrebbe potuto essere provata da un uomo. Queste correnti virili,ginecofile,del sentimento,sono da considerarsi tipiche della vita erotica inconscia delle adolescenti isteriche.
IL PRIMO SOGNO
Dora e Freud erano sul punto di chiarire un episodio oscuro dell'infanzia della ragazza quando Dora riferi a F un sogno fatto alcune notti prima che era molto simile a sogni fatti precedentemente. F decise di studiarlo con la massima attenzione.
" casa c'è un incendio;mio padre e davanti al mio letto e mi sveglia. Mi vesto rapidamente. La mamma vorrebbe ancora salvare il suo scrigno di gioielli,ma il babbo le dice:- nn voglio che io e i miei 2 bambini bruciamo a causa del tuo scrigno-. Scendiamo in fretta,e appena siamo fuori mi sveglio."
Dora aveva fatto lo stesso sogno per tre notti di seguito al lago. Freud chiede a dora di scomporre il sogno pezzo per pezzo,come le aveva gia insegnato a fare. A dora viene in mente che quando lei e il babbo andarono al lago,il padre aveva paura di un possibile incendio,essendoci il temporale e nn avendo il parafulmine. Inoltre il sogno era stato fatto dopo l'episodio durante la passeggiata col k,e F suppose che fosse proprio una reazione a essa. Ma perchè lo sognò nei 3 giorni di seguito a quanto era successo? Nel pomeriggio,dopo la passeggiata,dora si era messa nella stanza di k per riposare un po,ma si era svegliata improvvisamente trovandosi il k in piedi davanti a lei. Dora gli chiese che cosa stesse facendo,e lui rispose che poteva entrare in camera sua quando voleva. Dora allora si fece dare una chiave dalla K per quando si sarebbe dovuta cambiare,e il giorno dopo si chiuse a chiave per vestirsi. Ma nel pomeriggio la chiave nn c'era piu,e dora era convinta che fosse k che l'aveva presa. Da allora si vesti sempre molto velocemente,ma il k nn entrò mai. Il suo sogno quindi si ripeteva ogni notte perchè esso equivaleva a un proposito,e un proposito continua a sussistere finche nn viene eseguito. Era come se lei si fosse detta: nn avrò pace finchè nn sarò fuori da questa casa. Viceversa nel sogno lei dice:appena sono fuori mi sveglio.
E lo scrigno dei gioielli che la mamma voleva salvare? A dora piacevano i gioielli,ma da quando stava male nn li portava più. Una volta il babbo aveva molto litigato con la mamma perchè le aveva regalato un braccialetto che a lei nn piaceva e che lei rifiutò. Inoltre poco prima k aveva regalato a dora uno scrigno molto costoso. F disse a dora che scrigno era un espressione molto usata per indicare il genitale femminile. Il senso del sogno diviene allora piu chiaro: Dora si diceva: - quest uomo mi perseguita,vuole penetrare nella mia camera,il mio scrigno di gioielli corre pericolo,e se succede una disgrazia sarà colpa del babbo. Perciò nel sogno dora aveva scelto una situazione che esprime il contrario:un pericolo da cui il babbo la salva. In questa parte del sogno tutto è rovesciato. Il signor k le ha regalato uno scrigno,lei deve dunque regalargli il suo scrigno;la madre deve essere sostituita con la k, che era presente al lago. Dora è disposta a regalare al k quello che la moglie gli rifiuta. Ecco dunque il pensiero che dev'essere rimosso con tanto sforzo,quello che rende necessaria la metamorfosi di tutti gli elementi nel loro contrario. La paziente nn fu naturalmente d'accordo con questa parte dell'interpetazione.
Infine le parole: che si debba correr fuori,che di notte può succedere qualche disastro. Un sogno regolare si regge su 2 gambe,di cui una poggia su un punto recente essenziale,l'altra avvenuto nell'infanzia e gravido di conseguenze. Tra le 2 esperienze il sogno stabilisce un collegamento. Nel sogno di dora c'è un antitesi tra acqua e fuoco. La frase che di notte può succedere qualche disastro,si riferisce al disastro dell'infanzia,il bagnare il letto. Ecco dunque che freud scopre che sia dora che il fratello avevano fatto la pipi a letto fino a tarda età.
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