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domenica 10 ottobre 2010
Mdioevo cinese
L'IMPERATRICE WU
La città di Luoyang nell'antichità era chiamata "il centro del mondo", vista la sua posizione geografica centrale, inoltre quando la Cina è entrata nella società classista, la prima dinastia schiavista Xia vi pose la sua capitale. In seguito altre 13 dinastie, fra cui Shang, Zhou Orientali, Han Orientali e Wei di Cao Cao, vi posero le loro capitali, con una storia di ben 1529 anni. Dopo la fondazione della Nuova Cina, gli archelogi vi hanno trovato più di 10 siti di antiche città, come Erlitou, capitale della dinastia Xia, Yanshi, capitale della dinastia Shang, la città imperiale dei Zhou orientali, la Luoyang delle dinastie Han e Wei e la capitale orientale delle dinastie Sui e Tang, che raccolgono le gemme dell'architettura classica, presentando il processo di sviluppo del sistema architettonico dell'antica Cina, da cui l'appellativo di "sito delle cinque antiche capitali". Fra le famose città storiche cinesi, Luoyang è stata eretta capitale per prima, dal maggior numero di dinastie e per il periodo più lungo. Anche un' altra importante dinastia, ossia la dinastia Tang, in un certo senso ha posto per un certo periodo la sua capitale a Luoyang. Infatti sebbene la capitale della dinastia Tang sia stata Chang'an, nella sua storia di quasi 300 anni la dinastia non godette di uno sviluppo ininterrotto, cambiando addirittura appellativo. Infatti nel ventennio dal 684 al 705 l'impero più forte del mondo del tempo cambiò nome, passando da Tang a Zhou, e la dinastia Zhou pose la sua capitale a Luoyang.
Si tratta di un periodo storico davvero interessante in quanto vi è implicata una gran donna, l'imperatrice Wu Zetian. Infatti fra le molte dinastie della storia cinese e i numerosi imperatori di ognuna di loro, Wu Zetian occupa un posto speciale perchè in epoca feudale agli uomini era riservata una posizione dominante nella vita sociale, in particolare in campo politico, ed ella non solo è entrata in questo mondo, ma è persino diventata l'unica imperatrice della storia cinese.
Wu Zetian nacque nell'anno 624 a Chang'an, la capitale del tempo, dimostrandosi sin da piccola molto acuta, intelligente e coraggiosa. In un'epoca in cui l'ignoranza era vista come una virtù femminile, considerandola un talento da sviluppare, il padre le insegnò invece a leggere e scrivere, permettendole di capire il mondo esterno e la storia. A 13, 14 anni possedeva già un buon livello di conoscenze, con buone basi anche nella poesia ed una sicura propensione per la calligrafia.
Nell'anno 637, a 14 anni, Wu Zetian fu scelta per la sua bellezza fra le dame di corte, guadagnandosi subito l'apprezzamento dell'Imperatore Tang Taizong per il suo aspetto e la sua vivace intelligenza. Col passare del tempo, trovandola pronta di mente e rispettosa dell'etichetta, la sollevò dall'incarico di ancella facendone la sua assistente, il che permise alla giovane di avere accesso ai documenti imperiali, di conoscere i fatti della corte e di leggere testi normalmente inaccessibili, il che ampliò i suoi orizzonti e le permise di penetrare sempre più la politica dei circoli ufficiali e le astuzie collegate.
Taizong morì nel 649, quindi Wu Zetian e le altre concubine furono inviate al Tempio Ganye come monache. Diventato imperatore col nome di Gaozong, il nono figlio di Taizong Li Zhi, che conosceva bene Wu Zetian e l'ammirava, andava spesso al tempio per incontrarla, col risultato che due-tre anni dopo questa potè tornare a corte, diventando alla fine imperatrice dopo aver sconfitto in lotte intestine le altre concubine. Da allora, tutto il potere della corte cadde nelle sue mani.
Diventata imperatrice, la sua intelligenza, il suo sapere e il suo amore per il potere ottennero un'ottima occasione di sviluppo, e Gaozong, che l'amava, cominciò a prediligerla. Wu Zetian ulitizzò quindi il suo status di imperatrice, accanto alla predilezione del marito, per partecipare agli affari di governo, eliminando i nemici politici, rafforzando e ampliando la sua influenza e potere ed eliminando gli ostacoli alla sua partecipazione alla politica.
Nel 660 Gaozong perse la vista in seguito ad una malattia, affidando per decreto a Wu Zetian l'incarico di assisterlo negli affari di governo. Da allora ella passò via via dalla partecipazione all'attivo governo, ed anche se ufficialmente nell'ombra, controllava concretamente il potere della corte.
Per la sua capacità di trattare gli affari di governo, diversamente da Gaozong ormai incapace, si conquistò il rispetto dei ministri. Nonostante l'imperatore non amasse la sua personalità forte, non poteva farne a meno nei più importanti affari di Stato, quindi Wu Zetian cominciò ad apparire insieme al marito nel corso delle udienze coi ministri, partecipando apertamente alle decisioni. Nel 674 Gaozong fu nominato "imperatore celeste" e a sua volta Wu Zetian divenne "imperatrice celeste", ed i due vennero considerati "i due santi sotto il cielo". Vista l'incapacità del marito, il potere della dinastia Tang cadde completamente nelle mani di Wu Zetian.
Nei 16 anni dal 674, quando iniziò a governare col titolo di imperatrice celeste, al 690, quando divenne ufficialmente imperatrice, Wu Zetian compì lunghi preparativi in vista del suo piano di salire al trono individualmente. Nel 683 Gaozong morì, sostituito dal figlio Li Xian, che divenne l'imperatore Zhongzong. Wu Zetian, nella veste di regina madre, partecipò agli affari di governo, sostituendo un anno dopo Zhongzong col quarto figlio Li Dan, che divenne l'imperatore Ruizong. Sia Li Xian che Li Dan erano degli incapaci, veri fantocci nelle mani della regina madre.
Nel 690, ritenendo maturo il momento della sua ascesa al trono, per bocca dell'abate Faming diffuse la diceria di essere una reincarnazione del Budda Maitreya, per cui doveva diventare imperatrice, organizzando poi la farsa di 60mila cittadini capeggiati dall'imperatore che chiedevano di cambiare il nome della dinastia. Così, per "obbedire alle richieste del popolo e per ordine divino", ella salì al trono, realizzando il sogno nutrito da tempo: mutò quindi il nome della dinastia da "Tang" a "Zhou", chiamando sè stessa "imperatrice divina" e spostando la capitale a Luoyang, detta "capitale divina". Allora Wu Zetian aveva 67 anni.
In realtà già nei trent'anni precedenti la sua ascesa al trono Wu Zetian aveva dimostrato una straordinaria capacità nella sua partecipazione indiretta al governo. Nel suo decennio sul trono, ella espresse ancor meglio il suo talento politico e la sua attitudine al governo nella forma dell'utilizzo oculato del personale e nel trattamento degli affari statali.
Diventata imperatrice, privilegiò la scelta e promozione del personale di valore, ritenendo che un paese così ampio non potesse essere governato da una sola persona, da cui la necessità di riunire personale capace per rafforzarlo. Quindi chiunque fosse in grado di pacificare il paese e rafforzare le frontiere venne utilizzato, indipendentemente dalle origini e qualifiche. Ella creò anche un sistema di esami di palazzo e militari per reperire più personale di valore a sostegno della sua dinastia. In proposito si narra una storia molto famosa in Cina: durante il suo regno a livello locale ci fu una rivolta armata contro il suo governo, a cui prese parte anche il noto letterato Luo Binwang, che prima dell'insurrezione diffuse nel paese un appello che diceva: voi che siete funzionari della dinastia Tang, avete rapporti di parentela con la casata imperiale o siete generali, ora che la voce dell'imperatore scomparso risuona ancora nel vento, come potete stare a vedere il paese in pericolo senza intervenire? la terra della tomba dell'imperatore Gaozong è ancora umida, l'imperatore Zhongzong è stato cacciato e Ruizong imprigionato, quindi siamo decisi a combattere per difendere la dinastia Tang, sicuri della vittoria!
Letto l'appello, Wu Zetian non si infuriò affatto, osservando: "non ho un temperamento molto cordiale, sono figlia di un commerciante del legno, quindi di umili origini". Alla fine esclamò "davvero un bell'articolo!" e chiese ai ministri il nome dell'autore. Le risposero "Luo Binwang", al che osservò: è davvero scritto bene, con un tono forte e attraente, tuttavia parla solo dei miei difetti e non dei miei pregi, quindi è ingiusto! Perchè non utilizzare un personaggio così bravo nello scrivere? È di sicuro un errore del primo ministro! Da tutto ciò emerge la sua considerazione per il personale di valore.
Wu Zetian prestò anche grande attenzione alla produzione agricola, ritenendo che alla base dello Stato dovesse esserci l'agricoltura e stabilendo che i funzionari locali che riuscivano a far sì che ogni famiglia avesse un eccesso di cereali venissero promossi, quindi negli anni del suo governo l'agricoltura e l'artigianato ottennero un forte sviluppo.
Ella si impegnò anche a fondo per resistere alle aggressioni esterne, tutelare la pace alle frontiere e migliorare le relazioni con i paesi confinanti, lottando a fondo contro le aggressioni dei nobili Tubo, gli antichi tibetani. Nel 692 inviò il generale Wang Xiaojie a combattere i Tubo, rioccupando quattro importanti distretti dell'ovest e consolidando la difesa delle frontiere nord-occidentali. In questo modo venne anche ripristinata la "via della seta" verso l'Asia centrale interrotta da anni.
Inoltre nei cinquant'anni del suo governo, per il ruolo della rivolta contadina della fine della dinastia Sui e della base creata negli anni di regno Zhenguan dell'Imperatore Tang Taizong, la sua lotta contro i gruppi aristocratici e di funzionari della vecchia società e l'applicazione di politiche progressiste, l'economia e la società del tempo presentarono una forte tendenza di sviluppo.
In tarda età Wu Zetian capì anche che come donna, dopo la sua morte, poteva solo essere essere onorata nel tempio ancestrale della famiglia imperiale Li, quindi accettò i consigli dei ministri accogliendo nel 698 il figlio Li Xian, allora re di Luling, a corte come principe ereditario. Nel 705 il ministro Zhang Jianzhi approfittando della malattia di Wu Zetian, scatenò un colpo di stato riportando sul trono Li Xian, ossia l'imperatore Zhongzong, e ripristinando la dinastia Tang. Nel novembre dello stesso anno, l'unica imperatrice della storia cinese Wu Zetian morì nel palazzo Shangyang della sua capitale Luoyang. Aveva 82 anni. Il figlio Zhongzong la seppellì con grandi onori insieme al marito Gaozong.
A Luoyang sono rimaste molte tracce dell'imperatrice Wu Zetian. Infatti questa, che professava il Buddismo, per dimostrare la sua fede fece costruire molti templi nella città, tra cui spiccano le grotte di Longmen. La loro costruzione iniziò al tempo della dinastia dei Wei settentrionali, ma il 60% delle grotte risale alla dinastia Tang, per lo più su commissione di Wu Zetian. Il Tempio Fengxian, la grotta più grande e famosa del complesso, è un'opera di questo periodo. Secondo la leggenda, il viso del grande Budda Vairocana riprodurrebbe quello di Wu Zetian. Oltre a queste grotte buddiste famose nel mondo, a Xi'an, capitale della ripristinata dinastia Tang, Wu Zetian eresse davanti al suo mausoleo una stele speciale, che a differenza delle steli degli altri imperatori colme di elogi per le proprie imprese, era priva di caratteri. In merito esistono tre ipotesi: 1) Wu Zetian intendeva così far capire che i suoi meriti erano troppo grandi per essere messi per iscritto; 2) nel corso della sua lotta per il potere, Wu Zetian si era anche macchiata di molti crimini, quindi era meglio non scrivere nulla sulla stele; 3) durante la maggior parte del suo regno, Wu Zetian dette indubbi contributi, permettendo la continuazione della tendenza allo sviluppo economico iniziata nell'epoca Zhenguang, inoltre nel trattare il caos seguito alla morte dell'imperatore Gaozong, dimostrò una capacità straordinaria, facendosi ammirare anche da molti esponenti tradizionalisti per la sua capacità di ascoltare i consigli dei suoi ministri e di selezionare il personale valido. Tuttavia i suoi lati negativi sono anche molto evidenti. Per rafforzare il suo potere, utilizzò funzionari crudeli, facendo uccidere molti innocenti. Alla fine del suo regno, la corte era già molto corrotta, con la nascita di una nuova aristocrazia da ella sorretta. Quindi la sua decisione di non far scrivere nulla sulla sua stele indica che solo la storia avrebbe avuto il diritto di farle da giudice.
S.B.F
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