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domenica 14 novembre 2010

ANTICA MAPPA DI GALWAY


L'anello di Margaret _Joyce

Le storie riguardo le origini del Claddagh ring sono diverse.
Una, poco attendibile ma pur sempre popolare e nota, parla di un re innamorato di una giovane contadina, ma da lei non corrisposto.
Il povero re non riuscì a sopportare il dolore e si uccise, chiedendo che sulla sua lapide fossero rappresentate due mani intorno a un cuore incoronato come simbolo del suo eterno amore per la contadina.

Due delle spiegazioni più celebri hanno a che fare entrambe, sebbene un secolo le separi, con membri della famiglia Joyce (o Ioyce), originaria di Galway.

L’anello di Margareth Joyce
La leggenda più antica, risalente al XVI secolo, racconta che il primo Claddagh ring fu uno miracoloso e meritato regalo per Margaret Joyce. Domingo de Rona, un ricco mercante spagnolo i cui affari lo portavano spesso a Galway, incontrò Margaret in una delle sue visite nella cittadina irlandese e se ne innamorò, sposandola di lì a poco. Sfortunatamente, però, la loro felicità fu breve. Subito dopo il matrimonio Domingo morì e Margaret ereditò il suo enorme patrimonio.

Nel 1596, la donna si risposò con Oliver Og French, il governatore di Galway. L’uomo non la sposò per la sua grande ricchezza, e ciò è dimostrato dal fatto che lasciò l’uso e l’amministrazione dei sui beni totalmente nelle mani di lei, che, da parte sua, non sperperò il suo denaro, ma ne donò gran parte alla città per far costruire numerosi ponti.
Un giorno, così si narra, un’aquila lasciò cadere sul grembo di Margaret Joyce un anello d’oro, il primo Claddagh ring. Questo evento non fu ritenuto un evento fortuito, ma un vero e proprio dono divino, ricompensa alla sua generosità. L’anello sarebbe caduto “dall’alto”, nel vero senso della parola.
L’anello di Richard Joyce
Molto più realistica la seconda leggenda. Questa ci racconta come, durante la seconda metà del XVII secolo, un abitante di Galway, Richard Joyce, fu catturato dai pirati mentre era in viaggio per le Indie Occidentali. Questi lo vendettero come schiavo a un ricco orafo moresco, che gli insegnò la sua arte e lo fece diventare un eccellente cesellatore.
Nel 1689, il re William III d’Inghilterra ottenne il rilascio degli inglesi catturati, Joyce compreso. In tutti gli anni trascorsi insieme, il Moro si era affezionato a Joyce e lo implorò di restare da lui, promettendogli la mano della figlia e metà del suo patrimonio. Joyce, tuttavia, non si fece tentare, poiché non vedeva l’ora di tornare nel suo paese natio. Quindi portò con sé le conoscenze acquisite sull’arte orafa e, non da ultimo, l’idea del Claddagh ring.

Secondo alcuni, Joyce creò il primo di questi anelli come simbolo di gratitudine nei confronti del re al quale doveva la sua libertà. Secondo altri, invece, una fanciulla a Galway non aveva mai smesso di amarlo e di essergli fedele, in attesa del rientro del suo unico vero amore. E lui le si presentò con il celebre Claddagh Ring d’oro, simbolo del loro amore duraturo.
Due mani a rappresentare l’amicizia, la corona a significare la loro lealtà e devozione, e il cuore a simboleggiare il loro reciproco amore eterno. I due si sposarono subito e non si separarono mai!

Alcuni modelli di Claddagh ring tuttora esistenti portano le iniziali R.I. e, perciò, sono attribuiti a Richard Joyce. Alcuni mostrano anche un’ancora, che confonde un po’: una possibile spiegazione potrebbe essere che il primo Claddagh ring fu costruito da joyce mentre era ancora schiavo in Africa, e l’ancora sarebbe, in tal caso, il simbolo del suo attaccamento alla patria e la sua speranza di potervi tornare un giorno.

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