venerdì 4 marzo 2011
Il monachesimo irlandese ha delle caratteristiche peculiari.Fondato da Patrizio e Brigida sin dalle sue prime manifestazioni si inserisce nella più stretta tradizione gaelica conservando anche tutta la ritualità druidica.
A Clonard in Irlanda, san Finniano, abate, che, fondatore di molti monasteri, fu padre e maestro di una grande schiera di monaci.
San Finniano fu una figura eminente tra i santi irlandesi nel periodo immediatamente successivo a San Patrizio, apostolo dell’isola celtica, e diverse leggende nacquero attorno al suo nome. Una “Vita” risalente al X secolo narra che il santo nacque e studiò a Leinster, probabilmente ad Idrone, nella contea di Carlow. Nei pressi di tale città istituì tre fondazioni: Rossacurra, Drumfea e Kilmaglush. Trasferitosi poi in Galles, approfondì il monachesimo tradizionale di San David di Menevia, San Cadoco e San Gilda, che consideravano la vita monastica superiore a quella secolare ed attribuivano particolare importanza allo studio.
Finniano fece ritorno in Irlanda per fondare chiese e monasteri. Il suo grande monastero si trovava sul Boyne, nella contea di Meath, ove divenne celebre quale “maestro dei santi d’Irlanda” e quasi tre migliaia di discepoli si raccolsero attorno a lui. Secondo il Libro di Lismore, quando i monaci lasciarono Clonard, portarono con loro un libro dei Vangeli, un pastorale ed un reliquiario, attorno ai quali costruirono le loro chiese ed i monasteri. L’educazione dei santi del periodo successivo è considerata opera di San Finniano, ottimo conoscitore della Sacra Scrittura. Clonard mantenne infatti per secoli la sua reputazione di luogo specializzato negli studi biblici. Il monastero di Clonard subì vari attacchi durante le invasioni danesi e normanne, ma comunque dall’inizio del XIII secolo cessò la sua funzione di centro religioso della diocesi di Meath e passò ai canonici agostiniani, sino al XVI secolo.
San Finniano morì probabilmente di peste nel dicembre del 549, assistendo altre vittime della terribile epidemia. L’autore di una sua “Vita” irlandese afferma infatti: “Come Paolo morì a Roma per amore del popolo cristiano, altrimenti sarebbero tutti peritiall’inferno, Finnian morì a Clonard per amore del popolo, perchè non morissero tutti di peste gialla”.
Il Penitenziale di Finnian è un’opera attribuibile a lui. Esso si basa in parte su fonti gallesi ed irlandesi, su San Girolamo e San Giovanni Cassiano, ma parecchio materiale è invece originale e costituisce il più antico esempio di tal genere. Contribuì assai ad accrescere l’influenza di Clonard nella disciplina penitenziale e negli studi biblici. Le reliquie del santo furono custodite nella sua abbazia sino alla loro distruzione nell’887
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