domenica 15 gennaio 2012



DAL MIO NUOVO LIBRO (COPYRIGHT SUSANNA BERTI FRANCESCHI)


Leahhaunnshee
Il lago era coperto da quella bruma sottile che fa apparire gli alberi solitari fantasmi.
L’aria ferma aveva il sapore dolce della terra umida.
Niente pareva vivere ,eppure tutto era pervaso dal movimento sottile del tempo che scorre.
Leahhaunnshee attendeva .
Sdraiata sull’erba bagnata ,si specchiava nell’acqua del lago.
Che immagine rimandava lo specchio dell’acqua!
I capelli di un rosso intenso,simile alle foglie del platano in autunno,scendevano lisci come seta sulle spalle .La pelle era bianca e trasparente come la neve incontaminata.
Nel viso,dall’ovale perfetto ,spiccavano come creature vive ,gli occhi ,di un verde intenso ed insieme trasparente.
Nessuna creatura del piccolo popolo era piu’ bella di lei,e nessuna creatura era più triste e sola.
Mille anni erano trascorsi da quando era nata .Sua madre era Eoste dal coniglio bianco,colei che fa fiorire i prati ,e suo padre il grande Adna mac Bitha.
Adna mac Bitha era ricordato del piccolo popolo,ma anche da coloro che sono uomini come colui che dette il nome alla terra.
Giungendo dal mare freddo del nord ,dopo aver attraversato i grandi ghiacci,Adna vide le scogliere e le colline verdi e nominò l’isola Isna Fid bad,la terra verde.
Leahhaunnshee era bella come la madre e fiera come il padre.
Mai ,nei mille anni,si era mossa dalle sponde del lago.
Mai aveva varcato le soglie della foresta.Gli altri venivano a lei ,richiamati dai racconti antichi della sua bellezza.
Molti del popolo degli uomini avevano amato la fata dai lunghi capelli rossi.
Avevano sfidato le rocce impervie ,i sentieri oscuri,si erano battuti con i migliori guerrieri degli elfi solo per avere un suo bacio,solo per stringere una volta ,tra le braccia il suo corpo flessuoso.
Ora tutti,re ,guerrieri,soldati,poeti,menestrelli ,forti contadini,giacevano dentro la sua anima.
Era stata Fodla,la crudele regina dei Tuatha De Dannan a lanciare la maledizione sulla figlia di Eoste.
Invidiosa della sua bellezza e dell’amore che tutti i principi provavano al solo vederla aveva lanciato il mon.la più antica delle invettive.
Aveva risucchiato il loro corpo e la loro anima.
In lei giacevano,scomposti in molecole leggere corpi muscolosi e si affannavano spiriti non rassegnati .
Tutti coloro che avevano voluto possederla ,erano stati posseduti.
Ricordava l’odore acre di guerriero di Erwin De Ghota.
Quando aveva avvertito il calore e il suono del FA aveva lacerato la sua mente,l’aveva guardata,stupito.
Leahhaunnshee era rimasta in silenzio per anni dopo Erwin e il suo odore aveva cullato le sue notti.
Ora attendeva.
Sarebbe passato ,il lago tingeva di un rosso cupo le sue acque .L’ora del tramonto era vicina,sarebbe passato e lei si sarebbe donata a lui.
Non importava il dopo,non pensava a cosa poteva accadere:solo averlo aveva un significato e solo amarlo
Poteva salvarla dal dolore del FA.
L’erba si mosse piano,appena un fruscio scosse le foglie,i passi gravi del cavallo rosso cullavano la terra con la loro musica uguale.
Comparve che il sole stava per sparire e il cuore di Leahhaunnshee fece una capriola come un leprotto in cerca di gioco.
Si alzò ,la fata,e tutt’intorno l’aria si tinse di verde.
Si fremarono gli animali del bosco,gli uccelli spensero il loro canto.
Tese le mani Leahhaunnshee invitandolo e un impercettibile sussurro uscì dalla bocca:”amore”.
Un turbine caldo la investì e la sollevò,il cuore cominciò a galoppare ,i polmoni si contrassero cercando aria.
Il turbine divenne soffio ,lieve,tiepido ,vorticò leggero intorno alla bocca semichiusa del giovane.
Entrò ,gentile ,nel suo corpo,aria tiepida,molecole luminose.
Un attimo solo si fermò il cavaliere,sorpreso.
Gli uccelli ripresero a cantare e il lago osservò silenzioso e pianse la morte per amore di Leahhaunnshee.
RIPRODUZIONE PARZIALE O TOTALE PROIBITA

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