sabato 26 giugno 2010
La scrittrice inglese Jane Austen è nata a Steventon il 16 dicembre 1775 e morta a Winchester il 18 luglio 1817. Jane Austen è una delle scrittrici più famose dell'Inghilterra e senza dubbio una delle più importanti del periodo preromantico. Il padre era George Austen, un pastore anglicano, e la madre Cassandra Leigh. Jane Austen ha vissuto nel paese dove è nata fino all'età di 25 anni. Nel 1783 ha iniziato a frequentare, insieme alla sorella Cassandra, una scuola di Oxford, che ha poi dovuto abbandonare a causa di una epidemia di difterite. Le due sorelle hanno poi frequentato dal 1785 al 1786 la Abbey School di Reading. Nel 1797 ha finito di scrivere "Orgoglio e pregiudizio", il suo primo romanzo, che è stato pubblicato soltanto nel 1813.
L'anno successivo, nel 1798, ha terminato "Ragione e sentimento", che è stato pubblicato nel 1811, e "L'abbazia di Northanger", pubblicato nel 1818. Nel 1801 la famiglia di Jane ha deciso di trasferirsi a Bath e la scrittrice ha seguito i suoi parenti. A Bath ha iniziato a scrivere "I Watson", opera che è rimasta incompleta. Nel 1805 il padre è morto all'improvviso e tutta la famiglia si è trasferita prima a Southampton e poi, dal 1809, a Chawtown. In quest'ultimo villaggio, Jane si è dedicata alla revisione dei 3 romanzi che aveva già scritto, in previsione della pubblicazione, ed ha scritto altri 3 romanzi: "Mansfield Park", "Emma" e "Persuasione". Ha anche iniziato "Sanditon", che però è rimasto incompiuto.
Nel 1816 Jane Austen si è ammalata di una non specificata malattia. La sorella Cassandra la portò a Winchester, per farla curare, ma la scrittrice è morta ed è stata sepolta nella Cattedrale della città. I suoi romanzi sono stati pubblicati in forma anonima e soltanto dopo l'uscita di "Persuasione", pubblicato postumo, è stato svelato il suo nome come autrice delle opere.
Jane Austen, durante la sua vita, è stata una acuta osservatrice della società umana: possedeva infatti una grande capacità di leggere all'interno delle persone. Con ironia, esplorava le emozioni umane e il comportamento. Non si hanno molte notizie sulla sua vita sentimentale: forse ha avuto una storia d'amore con un giovane che non aveva soldi, che poi è stato costretto ad andare all'estero a cercare fortuna. Ha iniziato a dedicarsi alla scrittura in giovane età, dedicandosi alla realizzazione di romanzi di costumi e dando ritratti della borghesia di provincia.
I suoi romanzi si basano sul presupposto che vi sia un rapporto vitale tra costumi, comportamento sociale e carattere. Il romanzo di costume le permetteva di esplorare il carattere della gente, le relazioni personali, le distinzioni di classe e il loro effetto sui comportamenti umani, il ruolo del denaro e dei beni. Per quanto riguarda il suo modo di scrivere, Jane Austen deve molto ai romanzieri del XVIII secolo: da Richardson e dal romanzo epistolare ha imparato le infinite possibilità offerte dalla comprensione psicologica dei personaggi e le sottigliezze degli eventi ordinari della vita; da Fielding ha imparato la tecnica del narratore onnisciente e quella del dialogo tra i personaggi.
Le trame dei suoi romanzi si basano soprattutto sui valori tradizionali delle famiglie dei proprietari terrieri e dell'alta borghesia (proprietà, decoro, denaro e matrimonio. Il lieto fine è un elemento comune nei suoi romanzi. Ciò che li rende interessanti è l'analisi dei vari ostacoli attraverso i quali i protagonisti riescono a raggiungere il lieto fine. L'autrice inoltre si occupa dell'amore e dell'attrazione sessuale secondo la sua opinione generale che gli impulsi e gli stati di intensa emotività debbano essere controllati dalla riflessione personale. Le protagoniste dei suoi romanzi, dopo una crisi o climax, riescono a venire a patti con i propri sentimenti. E proprio questa conquista permette loro di affermarsi e di mantenere la propria autonomia morale
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