venerdì 5 marzo 2010



Morgana

Fata o strega?


 

Nel poema epico celtico-britannico denominato "Il ciclo della Tavola Rotonda",vengono delineate solo due figure femminili:la regina Ginevra,moglie di Artù ed amata da Lancillotto,e Morgana,la fata che accanto al druido Merlino guida con incantesimi il fato della corte di Camelot.

Queste due figure femminili sono assai sfumate,le descrizioni sono parziali,i loro caratteri mai delineati chiaramente,i dialoghi che definiscono la loro presenza nel ciclo rarissimi.

Eppure,ad un attento lettore,le due donne sono fondamentali nello svolgersi dell'epica:sono loro le vere ,nascoste protagoniste.

Sono loro che,nella assenza delineano e compiono il destino della corte di Camelot,rompono legami,ricuciono rapporti e si elevano potenti sopra le battaglie degli uomini.

Due donne o due aspetti di una stessa figura archetipica?

La lettura del poema non è semplice a livello simbolico ,poiche' si lega ad una cultura ed una tradizione,quella celtica,non ancora decifrata in tutti i suoi aspetti.

Chi è Morgana ,e come ci viene presentata nel poema?

Come per Ginevra,in lei verità storica e leggenda si fondono fino a sfumare in una realtà di sogno che però ci guida,come in tutta la narrazione celtica,ad elementi di riscontro oggettivo.

Morgana è la sorellastra di Artù.

E' figlia di Igraine,bellissima regina dai rossi capelli e del Duca di Cornovaglia.

Il Duca è in guerra di clan con Uther Pedragon.

La guerra si trascina da generazioni.

Le tregue sono necessarie per ristabilire i rapporti di forza e soprattutto per allentare assedi che potevano mettere a repentaglio vite di centinaia di abitanti dei castelli e dei villaggi limitrofi.

E' durante una tregua che si svolge il banchetto fatale:il Duca inita Uther e i suoi cavalieri ,sperando in una trattativa che conduca i cla ad una pace.

Per onorare l'ospite fa danzare la bellissima Igaine,la regina che viene dall'Irlanda e di cui è gelosissimo ed innamorato.

Igraine balla con la grazia e la sensualità che le è connaturata.

E' un amore folle ,a prima vista:Uther decide che deve avere quella donna,la donna del Duca e che questo costi pure una nuova guerra.


 

Un apprezzamento di troppo,uno sguardo più erotico di un altro:il Duca ,impazzito di gelosia,caccia Uther e i suoi cavalieri dal castello:è di nuovo guerra.

Morgana ha otto anni ed osserva ,non vista,da dietro i tendoni che proteggono le sale del castello.

Il suo è un destino già segnato:lei sa,lei vede l'evolversi della vicenda,come in uno stato onirico.

Vicino a lei il druido:Merlino che osserva insieme alla duchessina il compimento del fato.

Ed è a Merlino che Uther si rivolgerà per un "FA"(magia del cambiamento)che gli consenta di avere Igraine.

Il" FA"è,nella tradizione celtica della Wicca,un incantesimo che permette la trasformazione:è un incantesimo forte ,che prosciuga le energie di chi lo invoca e di chi lo compie.

Merlino,ed anche la giovane Morgana,sanno che il FA è invocato solo per le grandi trasformazioni storiche.

Questa lo sarà,per la Britannia e per tutto il mondo celtico.

Nel FA ,re Uther trasformato in aquila si reca da Igraine e,prese le sembianze del Duca ,la seduce e la rende madre.

E' da questa magica violenza che nascerà,secondo il poema,Artù,il re che unificherà i clan della Britannia.

E' storicamente probabile che ,dopo la morte del Duca di Cornovaglia in una battaglia subito successiva all'evento leggendario,i due fratelli siano sempre vissuti vicini.

Nei testi ,dove troviamo Artù,troviamo Morgana:silenziosa,quasi trasparente,ma sempre presente ad osservare e decifrare i messaggi del fato.

Adulta,donna di bellezza ed imponenza fisica,ci viene presentata come l'ultima allieva di Viviana

Nell'immaginari comune Viviana è la famosa Dama Del Lago,per intenderci la fata che esce dalle acque con la spada Excalibur,che lei conserva per "Il re che verra'".

Quella di Viviana è una figura che impone un approfondimento.

Viviana rappresenta la Madre Terra,colei che conserva il potere del maschio :la spada,simbolo fallico che acquista forza solo se mediato da una figura femminile.

Se Viviana è la sua maestra ,Merlino è la guida e l'amico che sarà,tra vicende alterne,al suo fianco per tutta la vita.

Non c'è ,tra loro gerarchia netta:se Merlino è il grande druido ,il sacerdote del sapere ,Morgana è la dea terra,l'altra faccia di Ginevra,regina sofferente per amore.

La Fata rappresenta ,nel simbolismo celtico,tutta l'essenza della filosofia della wicca:fate e streghe come donne intellettuali e dominatrici che regolano il destino degli uomini.

Per ben comprendere la figura di Morgana è necessario delineare il concetto celtico di :"un re ,una terra,la terra per un re".

In una cultura in cui il concetto di Dea Terra era ancora molto radicato nelle coscienze,la dove un re prendeva possesso di una terra si effettuava anche l'unione tra il re e la terra ,attraverso una donna che ne era rappresentante:e nel ciclo Morgana sarà sorella ,ma anche amante di Artù ,dandogli un figlio:Morodgrom,che porrà fine al regno di Camelot.

Dalle innumerevoli versioni sul tema,registrate soprattutto in irlandese,ci si può fare un'idea dell'unione rituale quale doveva aver luogo prima della cristanizzazione della classe dirigente nel V o Vi secolo dopo cristo:probabilmente essa consisteva in un rituale di unione,un matrimonio,con un surrogato della dea :una fata o l'altra parte umana della fata,Ginevra in questo caso.

Morgana,come fata ben rappresenta questo passaggio:è quella parte della sensibile Ginevra che,astenendosi dalla passione,ma esercitandola dominandola,gestisce il re sposato alla terra.

E' colei che ,partorendo un figlio al re,Ginevra non avrà figli da Artù,ne deciderà il destino secondo l'Edipo freudiano:in un ultima battaglia per il poter Moodgrom ucciderà Artù ,suo padre,e nell'ucciderlo perderà Excalibur che tornerà nelle mani di Viviana,la donna che domina.

S.F


 


 

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