sabato 1 gennaio 2011


ELEONORA D’AQUITANIA

Gli anni giovanili e il matrimonio con il re di Francia









Eleonora, o meglio, Aliénore (alia-Aenor, l’altra Enora, per distinguerla dalla madre Enora), nacque probabilmente a Poitiers, capitale dell’Aquitania, nel 1122.
Contessa del Poitou, duchessa d’Aquitania e di Guascogna, le sue terre si estendevano nella Francia del Sud-Ovest, e comprendevano l’Aquitania appunto, terra delle acque, attraversata dai fiumi Garonna, Charente, Creuse, Vienne, Dordogna e Vézère. La capitale, Poitiers possedeva un antico maniero risalente ai Merovingi, fatto poi abbellire ed ingrandire dai vari duchi Guglielmo della dinastia; ultima costruzione in ordine di tempo, la torre di Maubergeonne, nella quale erano allocati gli appartamenti reali.

La Guascogna aveva come capitale l’importante città di Bordeaux. Altre terre annesse erano il Limosino, le Marche, l’Angouléme, il Périgord e l’Alvernia.

Suo padre, il duca Guglielmo X, discendeva dal capostipite della dinastia, il duca Guglielmo I d’Aquitania (898-918), figlio di Bernardo, conte dell’Alvernia. Eleonora ebbe una sorella, Petronilla ed un fratello Guglielmo Aigret.

Il regno di Francia, allora limitato alla zona di Parigi ed all’Ile de France, in paragone era nulla, anche se Eleonora di fatto era vassallo del re ed a lui doveva obbedienza! In Aquitania si parlava la lingua d’oc che discendeva dall’antico romano, mentre nella zona di Parigi si parlava la lingua d’oil; probabilmente Eleonora le parlava tutte e due, così come si interessava di Letteratura, Musica ed Arti varie. Cresciuta a Corte (una corte itinerante, alla moda dell’epoca, che viveva nei castelli e nelle residenze di caccia), le fu insegnato di tutto, dalle arti minime (cucito e ricamo) al latino. In Aquitania, a differenza delle altre zone d’Europa, dove anche la donna nobile viveva solo per dare eredi alle varie dinastie dell’epoca e, pur essendo padrona di casa, era sempre sottoposta al marito, viveva in una certa indipendenza: poteva ereditare e gestire il suo patrimonio.

Belle, come certamente lo era Eleonora (fu definita perpulchra, piu’ che bellissima), sofisticate, eleganti e spesso amorali, tanto che nel Nord (Parigi), l’Aquitania veniva tacciata di essere solo un gran bordello!

Eleonora divenne protettrice dei Trovatori. Bernardo di Ventadour e Bertrando del Bornio, poi divenuto barone, la cantarono nei loro versi.
Eleonora amava “amare”, è dei suoi primi anni una presunta relazione con lo zio, fratello del padre, conte Raimondo di Poitiers.
A 14 anni il padre le fece ricevere l’omaggio dei vassalli e la promise in sposa al figlio del re di Francia, Luigi VI detto il Grosso, che diventerà re col nome di Luigi VII.




(Luigi VII)



In un pellegrinaggio a Santiago de Compostella, Guglielmo morì e la figlia fu affidata, per espresso volere del padre, alla tutela di Luigi VI: Eleonora era adesso, per diritto di nascita, contessa del Poitou e duchessa d’Aquitania e di Guascogna.


(Luigi VI)



Luigi VI accarezzava l’idea di questo matrimonio per gli evidenti acquisti territoriali che avrebbe fatto il figlio minore, il futuro Luigi VII, che non era l’erede diretto, poiché suo fratello maggiore Filippo avrebbe ereditato il regno di Francia (era già stato incoronato a 15 anni a Reims, presente suo padre, secondo la tradizione dell’epoca), ma egli morirà in seguito per una caduta da cavallo.

Tutto fu preparato affinché il giovane principe si potesse recare degnamente nei territori della sua promessa sposa: 500 cavalieri formarono la sua scorta.

Spiccavano tra di essi: il conte Teobaldo IV di Champagne, il conte Raoul di Vermandois (Siniscalco di Francia) e l’abate di St. Denis, Sugero, consigliere di Luigi VI e sua anima nera!

l 25 luglio del 1137, nella cattedrale di Bordeaux, i due giovani si sposarono; Luigi aveva circa 2 anni meno di Eleonora.




(Il matrimonio)



Feste grandiose si svolsero anche a Poitiers, dove i due giovani cinsero le corone ducali. Adesso Luigi avrebbe governato, in nome della moglie, immensi territori.

Ma mentre i due giovani alloggiavano nella torre di Maubergeonne, giunse la notizia che Luigi VI era morto: Luigi VII diventava re di Francia ed Eleonora, regina!

Giunti prima ad Orleans e poi a Parigi, i giovani presero possesso delle loro stanze nel Palazzo reale della Cité, sull’isola della Senna.


Parigi era allora una grande città che ospitava più di 200.000 abitanti, ma col caldo specialmente, vi era impossibile vivere: fogne a cielo aperto, mosche ed altri insetti facevano allontanare gli abitanti fuori città, infatti, a Béthizy il re abitava in un casino di caccia che in realtà era un torrione freddo ed inospitale. Eleonora fece mettere degli infissi alle finestre ed un camino nella sua stanza.
La capitale dei francesi (lo divenne solo nel 1190), era l’antica romana Lutetia Parisiorum, si vedevano ancora i resti delle mura; due ponti univano le rive della Senna, ma mentre su quella destra sorgevano i palazzi dei nobili e dei mercanti, sulla sinistra si ergevano numerose abbazie, come quella di Saint-Germaine-des-Prés e le numerose scuole cattoliche che poi diventeranno prestigiose Università, dove si distingueva Pietro Abelardo.
Su opportuno suggerimento dell’abate Sugero, Eleonora veniva tenuta lontana dal governo e passava le sue giornate tra giochi con le dame di corte ed altri passatempi, come la Musica e la Poesia. Aveva portato a Parigi la sua corte e quelle dame venivano definite …

I rapporti tra i due coniugi reali erano molto radi, Luigi era cresciuto nella cattedrale di Notre Dame e vestiva spesso col saio da monaco, Eleonora ne soffriva, anche se suo marito, si diceva, era follemente innamorato di lei.

L’influenza di Eleonora, almeno per i primi anni di regno, fu nulla. Mentre le regine di Francia si erano occupate del governo del paese, Eleonora fu tenuta fuori completamente da tutto ciò. Eleonora, in cambio, si fece molti nemici, prima fra tutti sua suocera, Adelaide di Morienna, ma su intervento di Luigi VII, si rifugiò a Compiegne, in compagnia del nobile Montmorency, e lì morì nel 1154.

Un altro suo nemico temibile fu Bernardo da Chiaravalle, santo e misogino. I costumi di Eleonora, ma piu’ ancora la sua futura ingerenza negli affari di stato, la fecero annoverare tra i nemici del sant’uomo!

Uno tra i più fieri oppositori di Bernardo fu proprio Abelardo, che fu condannato nel concilio di Sens a cui partecipò anche Eleonora.

Intanto nei domini di Eleonora i suoi vassalli si ribellavano ai Francesi. A Poitiers i cittadini si organizzavano in Comune, Luigi non reagì. A Natale nella cattedrale di Bourges, Eleonora venne incoronata regina.
La nefasta influenza di Eleonora su Luigi si manifestò subito, con la campagna contro il conte Alfonso Giordano, che però resistette chiuso nella sua città, Tolosa, Eleonora pretendeva quel dominio poiché era appartenuto a sua nonna Filippa!

Fu proprio durante quell’assedio che Petronilla, la sorella minore di Eleonora, si fece sedurre dall’attempato conte Raoul di Vermandois, Siniscalco di Francia, più vecchio di lei (che era sedicenne) di ben 35 anni. Raoul era sposato con Eleonora di Champagne, sorella del conte Teobaldo. Luigi appoggiò la nuova coppia e con l’aiuto di 3 vescovi corrotti, il fratello di Raoul, di Noyon e quello di Senlis e Laon, fece dichiarare nullo il matrimonio di Raoul e fece sposare la nuova coppia. Il Papa fece annullare il matrimonio e pronunciò la scomunica contro i due. Per tutta risposta Luigi marciò contro Vitry-sur-Marne, roccaforte del conte Teobaldo e bruciò vivi i suoi abitanti che si erano rifugiati, in numero di 3.000, nella cattedrale. Da allora la città venne indicata con il nome di Vitry-le-Brulè.

Goffredo d’Angiò invase la Normandia, Sugero inaugurò la nuova abbazia di St. Denis, dove si incontrarono Eleonora e Bernardo.

La regina chiese al futuro santo di far annullare la scomunica del Papa contro sua sorella e suo cognato, Bernardo la rimproverò aspramente di essersi intromessa negli affari di stato. Eleonora pianse e confessò al vecchio che non aveva rapporti col marito e perciò non aveva potuto dare eredi alla Francia! L’intervento combinato di Bernardo e di Sugero, che evidentemente a sua volta consigliò Luigi, ebbe il suo effetto: nel 1145, Eleonora diede alla luce una bambina a cui fu dato il nome di Maria.
Intanto, nell’animo di Luigi, in cerca di espiazione per i crimini commessi in guerra, si faceva sempre più strada l’idea di un “pellegrinaggio” in Terra Santa.
Papa Eugenio pubblicò una Bolla incitando tutti i Francesi a liberare i luoghi santi. L’idea arrise sia a Luigi che a ad Eleonora. Bernardo di Chiaravalle, con un celebre discorso, arringò i nobili e gli umili accorsi ad ascoltarlo a Vézelay, vicino all’abbazia romanica di Santa Maria Maddalena, nella Pasqua del 1146.
Eleonora volle la Crociata (la 2^-n.d.a.) per uscire dalla routine di una vita sedentaria, così convinse i suoi vassalli a partecipare, come pure le sue dame, tra cui: Mamille di Roucy, Sibilla d’Angiò, Fiorina di Borgogna, Torqueri di Buglione e Faydide di Tolosa. Vestite da amazzoni, con i capelli sciolti al vento ed una bianca tunica con una croce rossa, esse marceranno contro l’Infedele!

E’ di quest’epoca la tresca di Eleonora con Goffredo d’Angiò: tutti sono d’accordo che il matrimonio con Luigi mostrava già le prime crepe, infatti la regina si consolava con il duca di Normandia!

L’8 giugno del 1147 Luigi affidò a Sugero il regno ed in presenza del papa, a St. Denis, ricevette l’orifiamma di Francia che egli porterà in Terra Santa.

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