sabato 15 gennaio 2011







Il Sheila Na-Gig è una figura scolpita in pietra in primo periodo medievale delle isole britanniche (soprattutto Irlanda), di una donna sorridente che tiene aperto vulva. Lei è considerata da alcuni come una figura gargoyle cioè
come allegoria medievale della lussuria, o come una figura magica lo scopo di curare l'infertilità nelle donne, ma altri hanno visto in lei l'eco della madre antica terra irlandese.

La parola "GYG" è scandinava gigantessa, in altre parole, una donna soprannaturale o deificata, mentre "Sheila" è un nome di donna, o usato come un vocabolo per "ragazza".

La vulva ,come simbolo sacro della nascita e la vita, è un concetto molto antico che simboleggia la vita, dare e potere rigenerativo della Madre Terra.L'immagine della vulva ha una lunga storia nelle scultura in pietra, e si trova in tutta Europa del Paleolitico e del Neolitico.
Abbiamo addirittura tombe a corridoio sono state costruite a forma di Dea, con il passaggio della vagina e della tomba che rappresenta da solo il suo utero.
"Tomba" e "grembo" sono stati equiparati, assicurando così la rigenerazione e la continuità dopo la morte, nello stesso modo che un seme "morto" è piantata nella terra fertile e germogli fino a trasformarsi in un impianto completo.
Una nostra lettura culturale darebbe una valenza oscena a questa figura sacra,in realtà essa si può ritrovare scolpita e raffigurata in chiese cattoliche irlandesi risalenti al periodo di Patrizio vescovo.

SBF

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