domenica 25 aprile 2010


Regimina e Consilia


 



 

Alla fine del XIII secolo si assiste ad un incremento della produzione letteraria consacrata all'igiene, letteratura che vantava illustri precedenti a cominciare da quelli della scuola salernitana. Questo particolare fenomeno, che nasce nell’Italia delle corti principesche e dei ricchi mercanti appare legato all'interesse manifestato da queste élites per la conservazione della salute: lusso certamente negato ai ceti di censo inferiore, per i quali l’alimentazione restava ancora un problema puramente quantitativo. In Italia questo genere di letteratura si sviluppa essenzialmente in ambiente pontificio e alla corte di Federico II, anche se agli inizi del XIV secolo, dietro l'impulso dell'Università di Montpellier, i trattati medici su questo tema hanno grande impulso e popolarità. Da allora, il fenomeno va ben al di là dell'Italia, per estendersi a tutto l'occidente medievale. Il genere-tipo di questo tipo di letteratura, centrata quasi esclusivamente sugli aspetti preventivi è quello dei Regimina, comprendente sia i Regimina Sanitatis, raccolta di regole universali per la conservazione della salute attraverso una precettistica imperniata sulla dieta e l'igiene fisica, sia i trattati sulla conservazione della sanità ("De conservanda sanitate" ecc.) personalizzati e dedicati a qualche personaggio illustre, ma finalizzati non tanto a curare una singola affezione o comunque uno stato di malattia, quanto a mantenere il soggetto in buona salute.

Nello stesso periodo, accanto alla letteratura dei Regimina compare un nuovo genere di trattatistica a scopo terapeutico: i Consilia, prescrizioni mediche e dietetiche rivolte a pazienti individuati nominalmente, e destinati a curare una precisa malattia. Differisce quindi dal Regimen per essere rivolto ad un destinatario malato a cui si forniscono pareri autorevoli al riguardo del comportamento igienico da tenere per abbreviare o comunque migliorare lo stato di malattia.

Tenendo conto delle possibili varianti, la struttura-tipo di un consilium è costituita da tre sezioni. La prima prende in considerazione una situazione presente, effettiva: si descrive il paziente specificandone nome e cognome, età, sesso, posizione sociale, attività, a cui si fa seguire la descrizione della complessione, della malattia di cui soffre e l'identificazione delle sue cause. A questa sezione diciamo così "introduttiva" fa seguito l'indicazione di un regime dietetico che il paziente dovrà osservare, seguita anch'essa da una sezione finale che comprende la prescrizione di farmaci, con le loro ricette e la posologia, accompagnata da eventuali prescrizioni di interventi tecnici (salasso, bagno, cauterizzazione, fumigazione ecc.) dei quali si indicano l'ordine e la frequenza.

La frequenza della seconda parte, cioè della parte dietetica è costante e facilmente riconoscibile. Si intende per parte dietetica però non solo la prescrizione di un regime alimentare, ma il suggerimento di una serie di comportamenti, insomma quella che oggi si chiamerebbe "igiene di vita", basata sulle sex res non naturales. L'ordine delle sex res può comunque variare, ed alcune possono essere trattate più ampiamente rispetto ad altre.

  

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