giovedì 22 aprile 2010


Maggio:tempo di rose:ci si alza la mattina e ci appare la visione di decine e decine di boccioli "esplosi" durante la notte . Fioriture improvvise e spesso stupefacenti.
Chiunque abbia un giardino con una di queste piante,conosce la loro forza e la loro resistenza a tutte le intemperie.
Pianta forte e selvaggia dalla storia antica.
>Storia e leggenda della Rosa..

L'antica esistenza della rosa può essere testimoniata da reperti fossili risalenti a circa venticinque milioni di anni fa: foglie, polloni con spine e perfino un bocciolo sono stati rinvenuti in Giappone, negli Stati Uniti, in Francia, in Germania. Non sono invece mai state trovate impronte di petali.
Gli studiosi ritengono che le rose di epoca preistorica avessero fiori semplici, composti da cinque petali.

Le prime e le più antiche testimonianze storiche scritte appartengono alla civiltà sumera (ca. 5000 anni fa), rinvenute nelle tombe reali della città di Ur, mentre nei leggendari giardini pensili di Babilonia venivano coltivate le prime rose.
L'origine del nome 'rosa' è incerta; i più affermano che esso derivi dal termine greco rhodon (da cui rhododendron, albero della rosa); altri lo collegano invece al termine rota (ruota) per la forma del fiore.
Durante gli scavi del Palazzo di Cnosso a Creta, gli archeologi portarono alla luce frammenti di affreschi. In uno di questi sono raffigurate alcune rose. Potrebbe trattarsi di una delle più antiche rappresentazioni pittoriche di questo fiore.

In un passo della Bibbia ....

In un passo della Bibbia, tratto dal Libro di Isaia, leggiamo "Che i deserti esultino, che le terre desolate si rallegrino e fioriscano, che sboccino fiori come la rosa".
E' però nell'antica Grecia che la rosa ha la sua culla e la letteratura del periodo ne dà ampio spazio.
Si faceva uso intenso di rose sia nella vita religiosa (cerimonie e riti), sia in quella culturale (tragedie e poemi) che privata (cosmesi e medicina). Secondo la mitologia, la rosa selvatica era bianca o rosa pallido. Molte leggende però ci confermano l'esistenza di varietà a fiore rosso.
La tradizione vuole che la dea Afrodite, soccorrendo l'amato Adone ferito mortalmente da un cinghiale, si punse un piede con una spina. Il suo sangue colorò di rosso i petali delle rose. Da allora, una rosa rossa è sempre stata simbolo distintivo di Amore passionale.
Secondo Erodoto la rosa venne introdotta in Macedonia dal re Mida proveniente dalla Frigia.
Rodi, chiamata anche 'l'isola delle rose', fu uno dei primi centri di coltivazione di questi fiori. Numerose monete del V sec. a.C., raffiguranti rose, testimoniano tale attività.

Anche nell'Italia antica e romana ....

Anche nell'Italia antica e romana si coltivavano le rose, come ci ricordano Virgilio nelle sue 'Georgiche', Catullo nelle sue 'Poesie', Ovidio nel suo 'Amori' ed Orazio nelle sue 'Odi'. Gli affreschi degli scavi di Pompei ed Ercolano ci mostrano i giardini dell'epoca, all'interno delle case, dove cespugli di rose circondavano le fontane e le varietà rampicanti avvolgevano le colonne dei portici.
Con Plinio il Vecchio e Teofrasto, si hanno i primi trattati sulla coltivazione della rosa e Seneca racconta dell'uso (spesso stravagante) che se ne faceva nell'antica Roma.
Già all'inizio del II sec. d.C. si contavano circa cinquanta specie di rose spontanee.

Nella visione pagana la rosa ....

Nella visione pagana la rosa era espressione etica contro la nuova fede cristiana nascente. Ben presto però anche la Chiesa, assecondando le espressioni del paganesimo, conferì a questo fiore precisi significati simbolici, come ad esempio il colore rosso che venne usato come metafora del sangue di Cristo, o le spine come raffigurazione della corona di Gesù sulla croce e la Passione. Venne introdotto il Rosario e la Madonna venne chiamata anche Rosa Mystica o Rosa senza spine.
Carlo Magno impose la coltivazione della rosa nei chiostri dei conventi. E con l'espandersi della cristianità, la coltura si diffuse anche in Inghilterra, Francia e Germania. Nacquero così i primi roseti.
Anche nel misticismo di altre religioni, comprese quelle islamica ed ebraica, il roseto da sempre venne considerato il luogo della contemplazione ed il simbolo del Paradiso terrestre.
Nel Medioevo, la Rosa gallica officinalis comparve nello stemma della famiglia Lancaster e da questa, in conflitto con la casata degli York, nel 1455 ebbe il nome la 'Guerra delle due rose'.
L'emblema della rosa comparve anche nello stemma adottato da Martin Lutero e dalla confraternita dei Rosacroce.
Le rose furono riprodotte in abbondanza dai frati miniaturisti e dai pittori. Anche l'architettura mise al primo posto rosette e rosoni a cinque petali per illuminare ed alleggerire le facciate delle cattedrali.
Nel 1500 nacquero in Europa numerosi giardini botanici, si allargò la pratica del collezionismo e vennero innestate le prime rose.

Nel Rinascimento si assistette ....

Nel Rinascimento si assistette ad una reinterpretazione del giardino, inteso come luogo di armonia e bellezza, diventando così elemento architettonico tipico di palazzi e ville signorili europee.
Il roseto della Malmaison dell'Imperatrice Giuseppina, prima moglie di Napoleone, è con ogni probabilità il più antico e famoso giardino di rose.
Ma fu a partire dal Settecento che le rose diventarono vere protagoniste, riscuotendo enormi successi tra gli appassionati, ibridatori e collezionisti. In questo periodo nacquero i 'giardini all'inglese', in contrapposizione ai gusti lineari e 'puliti' francesi ed italiani. Si tratta di giardini 'paesaggistici' dove l'ambiente naturale viene riprodotto senza forzature e geometrie. E sempre in questo periodo arrivarono copiose dall'Oriente sempre più nuove rose, come la Bengala, le Cinesi, la bracteata, la multiflora e le prime Tea.

A cavallo tra l'Ottocento ed il Novecento ....

A cavallo tra l'Ottocento ed il Novecento, ampio risalto venne dato alla rosa in campo letterario tanto che poeti e scrittori come Pascoli, Leopardi, Goethe, D'Annunzio, Carducci, Ungaretti, dedicarono intere opere a questo fiore.
Nel 1905 i giardini di Bagatelle divennero proprietà del comune di Parigi ed il roseto venne aperto al pubblico. Negli stessi anni, nacquero i primi roseti pubblici oltreoceano.
La prima esposizione di rose ebbe luogo a Londra nel 1858 mentre il primo concorso si svolse nel 1907 a Bagatelle.
Nel periodo precedente la Grande Guerra, la classe borghese europea si dedicò con grande passione al giardinaggio comportando un incremento nella domanda, e di conseguenza nell'offerta, di varietà di rose. Ne seguì una febbrile produzione ed i coltivatori concentrarono i loro sforzi nel tentativo di ampliare la gamma dei colori; ottennero sfumature cromatiche e combinazioni di due tinte sullo stesso petalo.

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