mercoledì 11 agosto 2010

Il folletto di "Sogno di una notte di mezz'estate"


Puck (mitologia)
Puck rappresentato come essere fatato

Puck è un spirito ingannatore della tradizione Inglese pagana, è conosciuto anche come Robin Goodfellow e come Hobgoblin. Il termine Puck deriva dall'Inglese antico
Púca che indicava, appunto uno spirito dei boschi, dall'aspetto mutevole ed ingannatore, che attirava le persone di notte nella foresta con luci e suoni incantatori (similmente alle celtiche
Dame Bianche) o rubava il latte dai mastelli nelle fattorie. Il Puck si può anche trasformare in cavallo e portare gli incauti nel profondo delle foreste oppure farli cadere in acqua.

Nomi simili in altre lingue

In genere il nome porta al significato di "diavolo", "demone", o "spirito maligno".

A Puck viene anche associato Hobgoblin, uno spirito dei boschi che scherza con i viandanti (li aiuta o fa loro sbagliare strada).

Nel corso del Medioevo, Puck viene accostato alla figura di Robin Goodfellow. Robin Goodfellow era un diavoletto che, fra l'altro, aiutava le massaie nel lavori domestici. Spazzava le case e puliva gli angoli in cambio di panna e latte e smetteva subito se gli venivano offerti dei vestiti nuovi.

Queste figure a loro volta tendono a unificarsi in una sola. D'altra parte Hob è una contrazione di Robin e "robin" era un nomignolo medievale per diavolo o diavoletto. Diventa chiaro, a questo punto, il percorso compiuto dal nome di "Robin Hood", probabilmente visto, dapprima, come una fata o un elfo della tradizione pagana.

Puck nella cultura

Una delle più note rappresentazioni letterarie di Puck è il personaggio omonimo di Sogno di una notte di mezza estate di William Shakespeare. Un Puck folletto dispettoso è anche protagonista di due opere di Rudyard Kipling, Puck il folletto e Il ritorno di Puck; Kipling lo presenta come un piccolo fauno dagli occhi cerulei. A Puck è dedicato anche il nome di uno dei satelliti di Urano, ed è un personaggio della serie TV animata della Disney Gargoyle. Il "pooka" Harvey è anche il protagonista invisibile dell'ononimo film diretto da Henry Koster con James Stewart su soggetto tratto dalla pièce omonima di Mary Chase, vincitrice del premio Premio Pulitzer nel 1945.





 

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