mercoledì 25 agosto 2010


Santa Patrizia di Costantinopoli


Santa Patrizia è una discendente dell'imperatore Costantino. Nacque a Costantinopoli e fu educata a corte dalla nutrice Aglaia.
In giovane età, emise i voti di verginità e per poterli mantenere dovette fuggire dalla città, in quanto l'imperatore Costante II (668-685) suo congiunto le voleva imporre il matrimonio.
Insieme a Agliaia e altre ancelle giunse a Roma, dove ricevette da papa Liberio il velo verginale.
Patrizia ritornò poi a Costantinopoli, rinunciando ad ogni pretesa sulla corona imperiale. Distribuì i suoi beni ai poveri e partì in pellegrinaggio verso la Terra Santa.
Una terribile tempesta la fece però naufragare sulle coste di Napoli e più precisamente sull'isoletta di Megaride (Castel dell'Ovo), dove dopo brevissima malattia muore.
La nutrice Aglaia fece fare i funerali in forma solenne e vi parteciparono il vescovo, il duca di Napoli e molte persone.
Il carro tirato da due torelli senza guida si arrestò davanti al monastero di Caponapoli dedicato ai ss. Nicandro e Marciano e retto dai Padri basiliani.
Qui Patrizia fece tappa nel precedente viaggio a Roma e lo indicò come il luogo dove avverrà la sua sepoltura.
E così avvenne e rimasero le sue consorelle che l'avevano seguita e che da lei si chiameranno Patriziane o Suore di Santa Patrizia.
Trasferitosi i monaci basiliani nel monastero di san Sebastiano, qeullo di Caponapoli rimase alle suore, sotto la regola benedettina.
Nel 1864 le spoglie di Santa Patrizia furono traslate nel monastero di san Gregorio Armeno, rivestite di cera, sono conservate in un'urna d'oro e d'argento ornata di gemme, nella cappella laterale della monumentale chiesa del monastero.
S. Patrizia è compatrona di Napoli ed è nota anche per il prodigio della liquefazione del sangue e della manna.
La manna fu vista trasudare dal sepolcro il 13 settembre di un anno non ben precisato tra il 1198 e il 1214.
Il sangue invece sarebbe uscito miracolosamente da un alveolo di un dente strappato da un cavaliere romano in um momento di devozione esagerata.
Dente e sangue sono conservati in un reliquiario. Nei vari secoli lo scioglimento del sangue è avvenuto con modalità e tempi diversi. Attualmente, dopo le preghiere si scioglie lungo le pareti dell'ampolla.

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