domenica 22 agosto 2010


Le buone maniere nella tavola medioevale



….. e ricordati di pulirti la bocca prima di bere dal bicchiere.
E questa una delle raccomandazioni che nel tardo 1200 un anziano signore da ad un giovane che vuole ben figurare nell'alta società dell'epoca. Consiglio che tutto oggi vale, e che ha passato indenne il corso dei secoli. Infatti già nel Medioevo vengono codificate una serie di regole di buona educazione a tavola.

Si consideri che l'apparecchiatura della tavola consisteva in un tavolaccio su dei cavalletti, e due serie di tovaglie che ricoprono il piano.
Per ogni commensale veniva posta una ciotola di ceramica o di legno stagionato dove era servita la zuppa o qualsiasi piatto a base di brodo. Un secondo e un piatto piano era messo sotto alla ciotola, e poteva essere sia di ceramica che di legno. In alcuni casi si utilizzavano dei piatti fatti di un pane speciale chiamati Mense ( da qui la nostra parola mensa!).
Infine veniva messo a disposizione del commensale un cucchiaio e era cura dell'invitato portarsi un coltello.
Ogni due persone era posto un boccale da cui sorbire le bevande.

L'apparecchiatura,come si può notare ,era molto diversa da quella che attualmente definiamo come il minimo indispensabile per poter mangiare.
Infatti la nostra preziosa forchetta nasce a Venezia nel tardo trecento mentre il coltello viene posto a fianco del commensale solo dal seicento in avanti.
Infine il tovagliolo era già conosciuto, e utilizzato, ma era una chicca solo per i più ricchi.
Con questo tipo di preparazione era necessario conoscere un minimo di buone maniere per non mettere in imbarazzo gli commensali.
Di conseguenza nasce il così detto galateo dove le regole più importanti erano:

  • Quando mangi non parlare con la bocca piena, ma mastica silenziosamente senza far vedere cosa hai in bocca.
  • Pulisciti la bocca prima di bere, in modo tale da non mettere in imbarazzo il tuo vicino che si servirà della stessa coppa.
  • Non nettarti le dita sulla giubba o sulla tovaglia, ma puliscitele sul tovagliolo e lavale nell'acquamanile.
  • Non pulirti i denti con il coltello e non emettere nessun rumore sgradevole che possa indurre il tuo vicino ad avere schifo di te.
  • Non prendere il boccone più grosso e non rovistare nelle parti già tagliate cercando la più prelibata.
  • Si accorto a non sporcare ne' il tuo vestito ne quello dei commensali.
  • Non stropicciare il tovagliolo e non fare dei nodi con lo stesso, ma usalo per pulirti la bocca e le mani.

    Questo galateo, che in gran parte si può applicare ai nostri tempi, ci ricorda che certi comportamenti a tavola erano sgraditi anche nel 1200.

    Le stesse regole di buona creanza vengono elencate nel Menanger de Paris scritto nel tardo 1300, dove un marito insegna alla giovane moglie a tenere decorosamente la casa, a cucinare e a preparare la tavola come si deve.

    Questa cura per le buone maniere delinea perciò che il medioevo non è un epoca dove sontuosi banchetti venivano preparati per gozzovigliare allegramente e per rimpinzarsi di carni e cacciagione senza un minimo di decoro, ma erano eventi ben codificati, dove il modo di presentarsi e comportarsi erano molto importanti tanto quanto era importante indossare un bel vestito.

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