sabato 30 gennaio 2010


IRLANDA

LA TERRA DEI CELTI


 

L'isola d'Irlanda conosce ,nel percorso della sua storia,alcuni aspetti particolari rispetto a tutta la storia e la cultura del continente europeo .

E' forse questa peculiarità del suo percorso che ha fatto si che gli irlandesi si siano sempre sentiti non appartenenti all'Europa e che abbiano mantenute intatte attraverso i secoli tradizioni,costumi ed anche lingua.

Si hanno prove di primi insediamenti celti nell'isola già dal IV-II secolo a.C.

I celti,popolo le cui origini non sono ancora certe ,dettero all'Irlanda una struttura sociale di tipo tribale:la loro società era divisa in clan con uguale potere e non ebbero mai un governo centrale.

Le decisioni che riguardavano comunità estese venivano prese attraverso consigli ai quali partecipavano tutti i clan,e tutti gli appartenenti ai clan.

Per certi versi ,quindi,una struttura estremamente democratica e partecipativa.

I celti diffusero la loro lingua:il gaelico che tuttora ,nella sua stessa forma ,è parlato in Irlanda:è come se in Italia si parlasse ancora latino,e questo a dimostrazione della straordinaria capacità di conservare modalità culturali del popolo celtico.

Una condizione senza dubbio unica è quella che riguarda l'assenza ,in tutta l'età antica,di qualsiasi invasione.

Unica nel mondo allora conosciuto,l'isola non fu mai raggiunta dalla colonizzazione romana,né dopo ,dalle invasioni barbariche.

L'Irlanda rimane per molti secoli un isola fantasma nello scacchiere politico europeo.

Fu però raggiunta dai primi predicatori della nuova religione:il cristianesimo.

Nella prima metà del V secolo il vescovo Palladio e poi Patrizio evangelizzarono la quasi totalità della popolazione.

Può apparire una discrasia storica:la religione celtica ,con il suo animismo e i le sue collusioni con la magia ed il mondo fantastico,poco avevano in comune con il cristianesimo e con il rigore morale della parola del Dio uomo.

Ma se l'evangelizzazione fu completa,capillare e soprattutto sentita dagli irlandesi,che tutt'ora sono fortemente cattolici,il merito va senz'altro alla genialità di Patrizio che portò il nuovo messaggio religioso senza mai interferire con l tradizioni e la cultura locale.

Non dimentichiamo che Patrizio era un romano e non fece altro che applicare le regole delle conquiste politiche alla religione :sottomessi a Roma,ma liberi di mantenere usi e costumi.

Patrizio con Palladio fecero di più:scelsero le principali feste tribali e le inserirono con rarissime modificazioni nel calendario liturgico cristiano.

Un esempio su tutti le feste del sostilizio d'autunno(31 ottobre-1-2 novembre)e le feste del sostilizio di primavera(dalla prima metà di marzo a aprile).Le prime vanno a coincidere con le nostre feste dei morti fino alla festa finale celtica del dicembre che segnava il Natale cristiano,le seconde nella festa pasquale del passaggio e della rinascita.

Il periodo dell'alto medioevo si distingue per la costruzione di grandi monasteri,splendidi quelli di Kilkenny,Iona e Clonmacnoise.

Il monachesimo irlandese ha un ruolo forte e decisivo nella conservazione scritta della storia e nella codificazione della cultura,rimangino ,a prova e quasi intatti ,gli splendidi scriptoria di Clonmacnoise dove monaci dell'ordine di Patrizio trascrissero e miniarono quasi tutti i volumi dell'età classica.

Una grossa trasformazione dell'assetto politico avvenne con le incursioni vichinghe.I Vichinghi provenivano dalla Danimarca e dalla Norvegia:erano un popolo forte e soprattutto avevano una struttura sociale verticistica con re guerrieri ed una nobiltà feudale assetata di nuovi territori:Ebbero facile vittoria sui poco organizzati clan e di fatto,anche se mai formalmente,fu riconosciuta ai Vichinghi la sovranità sulle coste sudorientali.

La conquista vichinga,ma soprattutto la loro compattezza sociale sposta la concentrazione della popolazione dalle campagne ai primi borghi che presto diventeranno città.

E' di questo periodo la nascita di città come Dublino,Kilkenny,Limerick.

La conquista, come abbiamo detto,fu facilitata dalla divisione interna:nel V secolo abbiamo nell'isola cinque regni(Ulster,Munster,Meath,Connacht e Leinster)totalmente autonomi tra loro.

Bisogna arrivare al secolo XI per vedere i regni riunirsi sotto il grande re del Munster l'Ard –rig(in gaelico letteralmente re alto).

Sotto la giuda del Ard-rig Brian Boru(tutt'oggi eroe nazionale) gli irlandesi riuniti sconfissero gli scandinavi nell'epica battaglia di Clontarf nel 1014.

Ma alla morte di re Brian Boru nessun re delle coalizioni fu in grado di tenere uniti i clan e l'Irlanda tornò a dividersi.

La divisione questa volta fu fatale e determinante per il popolo irlandese:nel secolo XII i baroni anglonormanni con il favore di quel grande re che fu Enrico II il Plantageneto cominciarono ad invadere l'isola creando nuove baronie sotto la tutela della corona inglese.

E' il sinodo di Cashel nel 1171 che segna la conquista anglonormanna dell'isola:il sinodo introduce l'obbligo delle decime e la supremazia dell'arcivescovo inglese di Armagh per tutte le questioni religiose irlandesi.

E' l'inizio di una occupazione che continua fino ai nostri giorni.


 

Prima parte

S.F

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