domenica 30 maggio 2010


IL PESCE NELLA CUCINA MEDIOEVALE

Nell'alimentazione del Medioevo era inclusa una vasta gamma di pesci diversi.

I pesci preferiti sulle mense del medioevo erano ,aringhe,salmone,anguilla,merluzzo,passera di mare,trote e lucci.

Il pesce era quindi molto presente sulle tavole .

Si consumavano anche crostacei:ostriche,cozze e vongole.

Il consumo di pesce d'acqua dolce era senz'altro molto più abbondante del consumo odierno,specialmente da parte di coloro che vivevano vicino a fiumi,torrenti e laghi.

I pesci persici,lucci e tinche erano consumate prevalentemente dalle classi inferiori,mentre le trote erano ritenute un pesce da "ricchi".

La carpa era particolarmente apprezzata e pur essendo un pesce il cui habitat naturale sono acque tiepide del sud Europa ,fu presto importata anche nei paesi nordici e naturalizzata in più fredde acque.

I documenti più antichi testimoniano che gli abitanti delle coste del nord e dell'area calda mediterranea si cibavano di pesi ancor oggi in uso sulle nostre tavole con modalità di cottura simile a quella attuale..

Ci sono tuttavia alcuni pesci le cui carni sono state abbandonate nell'uso culinario.

Grossi cetacei come la focena e la balena rifornirono per centinaia di anni i mercati ittici europei.

La carne di balena ,tagliata in enormi tranci ,veniva salata e si conservava per lunghi periodi ed era non deteriorabile nei lunghi trasporti.

La carne di balena era consumata solo dalle classi inferiori,perché,come dice uno scrittore del XVI secolo"se fosse cotta anche per ventiquattro ore ,rimarrebbe dura ed indigesta"

Ai poveri della durezza interessava poco,funzionale era la difficoltà digestiva,così lo stomaco impegnato in laboriosa digestione,non avrebbe avvertito nuovi stimoli di fame.

Il commercio su larga scala del pesce di mare ebbe inizio solo nel XII secolo:fu in questo periodo che le aringhe divennero essenziali sulla tavola quaresimale.

Tutti i pesci di mare erano compresi in tre categorie:il freso ,il salato ,l'affumicato,che vista l'impossibilità di mezzi di conservazione ,era il più consumato.

In un periodo successivo al XII secolo si cominciò a consumare anche il grongo:per tutto il periodo della epidemia della peste nera che decimò le popolazioni europee,questo pesce era considerato portatore di peste.

Gamberi e gamberetti che erano pescati in grande quantità nel XIV e XV secolo erano apprezzati solo per le uova che ,condite con spezie,arricchivano come antipasti o "spezza fame" ,le tavole dei ricchi borghesi e dei nobili.


 

Susanna Franceschi riproduzione vietata


 

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